Federica Pellegrini dalle lacrime alla gioia per la quinta Olimpiade: “Tutto quello che volevo”
"Tutto quello che volevo". Poche parole semplici che spiegano la commozione e la gioia di Federica Pellegrini per la qualificazione alla quinta Olimpiade della carriera. L'ha ottenuta nella ‘sua' gara, la specialità dei 200 stile libero che sono terreno di caccia prediletto. L'ha ottenuta da ‘sola', con la forza e la costanza della campionessa che a 32 anni vuole salire sull'aereo che la condurrà nel Sol Levante senza alcun privilegio né il chiacchiericcio sulla convocazione regalata con la wild card tanto discussa. Ad Atene 2004 conquistò l'argento a 16 anni, a Pechino 2008 arrivò la medaglia d'oro sempre sulle quattro vasche. Quinta a Londra 2012, a Rio 2016 chiuse ai piedi del podio. In Giappone può scrivere un'altra pagina della sua storia sportiva, umana.
Pellegrini aveva una missione da compiere (anche con se stessa) e l'ha completata. Nella vasca degli Assoluti di Riccione è entrata come lo squalo che ha annusato l'odore del sangue e si fionda sulla preda. Il tempo (1'56"69) inferiore al limite previsto (1'56″9) è la riprova di come abbia nuotato con determinazione: in corpo aveva ancora la rabbia per la delusione nei 100 stile libero, l'ha trasformata in rabbia agonistica esplodendo in acqua e mescolandola al suo talento. E quel cinque esibito poco prima di uscire dalla piscina dice tutto. Cinque come il numero della partecipazioni Olimpiche. Cinque come fare marameo a un anno difficile (anche a causa del coronavirus che le aveva prosciugato le energie).
A Tokyo 2021 ci sarà non perché la Federazione (a lei come ad altri nuotatori frenati dal Covid) le ha concesso una sorta di salvacondotto ma per la ‘Fede' che ha messo in gara. Ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e proteso le braccia verso il futuro: a 32 anni può ancora permetterselo, è giovane dentro e forte (ancora) abbastanza da tentare l'ennesima impresa della carriera. Quel che accadrà dopo, si vedrà. Non è il caso di pensarci adesso, non ancora. "Sono arrivata alla quinta Olimpiade, sono tante e mi viene da piangere un'altra volta", Pellegrini mostra il volto umano e si lascia sopraffare dall'emozione. Ci vuole testa e cuore per vincere. E più ‘Fede'.