È morta Lalla Cecchi, stella del nuoto degli anni ’60: partecipò alle Olimpiadi di Roma e Tokyo
Il mondo dello sport italiano è in lutto per la morte di Annamaria Cecchi da tutti conosciuta come "Lalla", stella del nuoto italiano negli anni '60. La nuotatrice di Trieste ha partecipato alle Olimpiadi di Roma nel 1960, dove ottenne un settimo posto nella staffetta 4×100 stile libero; e a quelle di Tokyo nel 1964, quando ha conquistato una semifinale nei 100 delfino di cui era stata campionessa italiana nel 1963-1964 e nel 1966. Dopo aver chiuso con l'attività agonistica, la Cecchi aveva iniziato con successo l'attività di istruttrice di nuoto. Se n'è andata a causa di un malattia incurabile all'eta di 78 anni.
La Federazione Italiana del Nuovo (FIN) ha voluto salutarla con una nota in cui fa riferimento al suo stile di nuotata e alla sua importanza nella storia dello sport italiano: "Era bella ed elegante, leggera quando nuotava, ed era consapevole del suo fascino. Con lei, che ha nuotato a fianco di Bruno Bianchi, scomparso nelle tragedia di Brema nel 1966 e a Pierpaolo Spangaro, anche lui "ederino" come Lalla, scomparso qualche anno fa, si chiude una stagione importante del nuoto triestino, che non possiamo permetterci di dimenticare. Lalla Cecchi era anche membro del direttivo dell'Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia, di cui è presidente Novella Calligaris. Ai familiari ed amici di Annamaria giungano le condoglianze del presidente della FIN Paolo Barelli, del presidente onorario Lorenzo Ravina, del segretario generale Antonello Panza, dei vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Teresa Frassinetti, del presidente della sezione Salvamento Giorgio Quintavalle e del presidente onorario Vincenzo Vittorioso, del presidente del Gruppo Ufficiali Gara Roberto Petronilli, del consiglio, degli organi di giustizia e degli uffici federali tutti".