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È grande Italia con Ceccon e Razzetti: argento e bronzo agli Europei di nuoto in vasca corta

Un argento, un bronzo e un record italiano a Kazan, in Russia. L’Italia del nuoto raccoglie ancora medaglie agli Europei in vasca corta. Azzurri sul podio nella gara dei 200 misti con Thomas Ceccon (secondo, migliora anche il primato nazionale con il tempo di con 1’52″49) e Alberto Razzetti in 1’52″75. Bronzo anche nei 200 rana femminili con Francesca Fangio.
A cura di Maurizio De Santis
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Un argento, un bronzo e un record italiano a Kazan (in Russia). Negli Europei in vasca corta l'Italia sale sul podio nella gara dei 200 misti con Thomas Ceccon (secondo, migliora anche il primato nazionale con il tempo di con 1’52″49) e Alberto Razzetti in 1’52″75 che tengono botta al greco Vazaios, vincitore dell'oro, in 1’51″70. Quarto l’ungherese Kos che ritocca il record europeo juniores in 1’52″87. È mancato la medaglia dal metallo più prezioso ma la prestazione degli azzurri resta da incorniciare per un motivo che va oltre i piazzamenti: entrambi sono riusciti a fermare il cronometro sotto la misura di 1’53″26 che apparteneva allo stesso Ceccon e fissata a Riccione nel 2018.

Tutta d'un fiato. Bracciata fluida. Le gambe mulinano energia. Quasi perfetta anche la tecnica che rende lo scivolamento nell'acqua la migliore spinta possibile per i due italiani. Sfruttano le loro caratteristiche e scelgono una strategia d'attacco. Opzione che li premia nelle differenti frazioni, sia pure con parziali differenti. Ceccon registra un passaggio a ritmo sostenuto sulla distanza dei 100 metri con 52″24 nel dorso, perde qualcosa nella rana ma ha un'ottima ripresa nello stile libero da 26″87. Razzetti non brilla nel dorso, guadagna posizione grazie a un'ottima frazione nella rana (32″24) e dà tutto negli ultimi 50 metri quando difende la medaglia di bronzo e scalza dal terzo gradino del podio l’ungherese Hubert Kos (1’52″87).

Impossibile competere con Andreas Vazaios: il primatista europeo ha fatto valere classe e potenzialità martellando gli avversari con un andamento costante, alto che ha scandito le frazioni dorso-rana e gli ha permesso si accumulare un buon vantaggio. Lui davanti, in corsa verso l'oro, gli altri alle spalle a lottare per un podio: tutto come da copione, recitato senza sbavature e limitandosi a gestire nel migliore dei modi la parte restante della gara. Gloria per sé, applauso anche agli italiani.

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Un altro bronzo è arrivato nella rana, dalla finale dei 200 metri femminili. Lo ha conquistato Francesca Fangio che ha chiuso al terzo posto alle spalle della coppia russa Temnikova – Chikunova con il tempo di 2’19″69. Quinta posizione per Martina Carraro in 2’19″91.

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