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Cosa aspettarsi dall’Italia ai Mondiali di nuoto di Doha in vista delle Olimpiadi 2024

A cinque mesi dai Giochi in programma in Francia, chi sono gli italiani in gara dal 2 al 18 febbraio 2024 ai Mondiali di Doha per vincere o puntare alla qualifica olimpica. Occhi puntati su pallanuoto, tuffi e nuoto artistico.
A cura di Jvan Sica
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Nello sport il Covid colpisce ancora e non stiamo parlando di atleti fermati o debilitati dal virus ma dall’accavallamento selvaggio che gli anni di blocco dovuti alla malattia ha portato nei calendari. A soli sette mesi dagli ultimi Mondiali, a sei dagli ultimi Europei, a quattro dai prossimi Europei e a cinque dalle Olimpiadi di Parigi, dal 2 al 18 febbraio 2024 vivremo un altro Mondiale che riguarda tutte le specialità acquatiche a Doha, in Qatar. Per l’Italia gli impegni e le aspettative sono molto diverse da disciplina a disciplina. Una che sarà da seguire con grande attenzione è la pallanuoto, sia maschile che femminile perché questa manifestazione metterà in palio gli ultimi posti disponibili per partecipare alle Olimpiadi.

Le atlete di Carlo Silipo hanno sfiorato la qualificazione già agli ultimi Europei di gennaio, venendo battute dalla Grecia per 7-6 nella finalina che dava il passaggio al torneo olimpico. Tutte sono consapevoli dell’importanza della manifestazione mondiale e per gli ultimi due posti a disposizione dobbiamo lottare soprattutto con Ungheria e Canada. Le magiare fino a qualche anno fa erano un ostacolo difficile da superare (ci hanno eliminato dalla corsa verso Tokyo 2020), ma l’ultima nostra Nazionale ha avuto buon gioco contro di loro come nell’ultimo incontro ai quarti degli Europei. Le canadesi sono di livello medio-alto, ma possiamo competere per Parigi.

Gli uomini hanno a disposizione quattro slot ma gli avversari sono più difficili da superare. Ci sono Croazia e Serbia che schiereranno la migliore formazione possibile per non farsi sfuggire il pass e insieme a loro noi lotteremo anche contro Montenegro e molto probabilmente Romania, squadra in buona crescita. Anche per gli uomini di Campagna (foto sotto) la qualificazione non è impossibile.

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Per quel che riguarda i tuffi bisogna distinguere le possibilità di medaglia mondiale dalla corsa alla qualifica olimpica. Le uniche vere carte da medaglia per noi sono nel sincro femminile tre metri (formato da Pellacani e Bertocchi, già a Parigi) e nel sincro misto sempre tre metri (formato da Pellacani e Santoro ma che non ci sarà alle Olimpiadi). Per l’obiettivo qualificazione invece speriamo nella prova giusta del sincro maschile dal trampolino con la coppia formata da Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia, entrambi qualificati nella prova singola così come Pellacani e Bertocchi per la gara femminile (in realtà le carte sono ottenute dalla Nazione ma è difficile che a Parigi non vadano loro). Altra carta olimpica che possiamo conquistare è quella dei singolaristi dalla piattaforma, mentre è più difficile farcela per il sincro dalla piattaforma. In generale è molto interessante questo evento anche per capire cosa si muove dietro la Cina e quante possibilità abbiamo a Parigi di lottare per un podio.

Per il nuoto in acque libere siamo più o meno nella stessa situazione. Paltrinieri (nella foto in apertura) è già a Parigi nella 10 km che si terrà nella Senna, mentre Acerenza deve qualificarsi arrivando almeno in tredicesima posizione (può andare anche peggio se nei primi 13 ci saranno i tre che hanno vinto medaglie nello scorso mondiale). C’è da lottare invece nella prova femminile per raggiungere la qualifica olimpica e anche per tornare a dire la nostra ad altissimi livelli. Per farlo è tornata a gareggiare Arianna Bridi, dopo quasi due anni persi per infortuni. Con lei Giulia Gabrielleschi farà di tutto per centrare la qualifica. Nella staffetta mista siamo campioni in carica e di sicuro non vorremo scendere dal primo gradino del podio.

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Nel nuoto artistico focalizzeremo tutte le nostre attenzioni sulla gara a squadre e sul doppio femminile, a caccia di qualifica olimpica. Il nostro Giorgio Minisini (foto sopra), assente a Fukuoka, non avrà Lucrezia Ruggieri come partner nel doppio misto per farle concentrare tutte le energie sulla gara che sarà olimpica. Per le altre gare attenzioni rivolte proprio su Giorgio Minisini che vorrà fare bene nelle sue gare e anche mostrare cosa ci aspetta a Parigi nell’Acrobatic routine di squadra a cui potrà finalmente partecipare.

Infine il nuoto. Tutti nel mondo sanno che siamo una delle nazioni più interessanti del movimento natatorio con alcuni talenti davvero incredibili. Uno di questi in Qatar non ci sarà, Thomas Ceccon, ma ci saranno e si testeranno per i prossimi impegni Simona Quadarella, Benedetta Pilato, Nicolò Martinenghi, che ritroverà nella rana Adam Peaty dopo che l’inglese si è fermato per problemi legati alla sua salute mentale, Alessandro Miressi e poi ci sarà un focus particolare su Alberto Razzetti, che nei misti potrebbe dimostrare di essere fra i più grandi della specialità.

Per il nuoto sarà anche un Mondiale azzurro molto giovane, perché si vogliono testare a questo livello talenti come Giulia D’Innocenzo, Sofia Morini ed Emma Virginia Menicucci tra le donne, mentre fra gli uomini potrebbero dire cose interessanti per il futuro Ludovico Viberti e Paolo Conte Bonin.

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