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Olimpiadi Tokyo 2020

Chi è Benedetta Pilato, nuotatrice 16enne da record alla sua prima Olimpiade

Benedetta Pilato, campionessa europea in carica e primatista mondiale dei 50 metri rana, disputerà a Tokyo la prima Olimpiade. Lo farà affrontando i 100 metri rana e gareggiando con la consapevolezza di essere un talento incredibile. È la prova di maturità per un’atleta che ha iniziato a far parlare di sé a 13 anni.
A cura di Jvan Sica
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Benedetta Pilato, con un fisico meravigliosamente nato per nuotare a rana, non arriva all'improvviso, nonostante abbia iniziato a vincere da giovanissima. A soli tredici anni nel 2018, battendo anche Federica Pellegrini in termini di precocità, arriva seconda nei 50 rana dei Campionati Italiani open di Riccione, dietro solo a Martina Carraro.
Passa un anno, è ancora una bambina e va ai Campionati europei giovanili di nuoto 2019 di Kazan. Non sente la pressione della gara internazionale, in quanto vince ancora una volta i 50 rana con il record dei campionati, 30″16.

Il primo record mondiale di Benedetta Pilato

La pressione sale, le aspettative salgono e sale anche il livello di nuoto contro cui si deve confrontare. Il 27 luglio 2019 esordisce in Nazionale maggiore e lo fa nell’evento secondo solo alle Olimpiadi, ovvero i Mondiali di Gwangju. Entra in finale dei 50 rana con il terzo tempo assoluto ed è già un mezzo miracolo per una ragazza di quattordici anni. In finale fa anche meglio, arrivando seconda dietro solo alla statunitense Lilly King."Ancora devo realizzare di aver fatto il record del mondo, pensavo al record europeo. In questi giorni ho avuto anche dei problemi ad un ginocchio. Quando Lilly King ha nuotato il record del mondo ero ancora esordiente".

Dopo questo incredibile exploit, non può non diventare il presente, ma soprattutto il futuro del nuoto italiano e prende su di sé questa responsabilità, nonostante sia appunto una bambina e abbia vissuto tutto come una sorta di favola. Un’altra data importante per lei, che intanto cresce anche fisicamente e sfida sempre le più grandi in vari contesti, come nell’International Swimming League in cui è l’italiana capace delle performance migliori, è il 17 dicembre 2020, quando si tengono gli Assoluti di Riccione, momento fondamentale per la sua carriera.

La strada di Benedetta Pilato verso le sue prime Olimpiadi

Alle Olimpiadi non ci saranno i 50 rana, gara in cui può lottare senza dubbio per l’oro olimpico, per cui deve doppiare la distanza ma soprattutto guadagnarsi il biglietto per il Giappone sfidando altre due campionesse italiane, Martina Carraro e Arianna Castiglioni. Non solo riesce a qualificarsi per Tokyo in quella gara, ma vince in 1'06"02, abbassando di 34 centesimi il precedente record italiano nuotato ai Mondiali di Gwangju da Martina Carraro, in quella gara seconda con 1'06"58 e quindi anche lei a Tokyo. "Proverò a migliorare, non so neanche cosa aspettarmi perché è la mia prima Olimpiade, non le ho mai viste nemmeno in tv perché non amo molto guardare sport in televisione".

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Il primato mondiale nei 50 rana agli Europei 2021: 29"30

È un grande risultato ma prima di Tokyo ci sono solo gli Europei di Budapest da affrontare. Nei 100 rana fa un ottimo terzo tempo assoluto in batteria, ma è anche il terzo tempo per un’atleta italiana, dopo quelli di Carraro e Castiglioni e per questo motivo, da regolamento che prevede solo due atlete dello stesso Paese in semifinale, deve dire addio alla possibilità di giocarsi una finale. A chi, dopo questa gara, le sottolinea come abbia tolto il posto ad Arianna Castiglioni in ottica olimpica sui 100, risponde:

“L’Olimpiade l’ho conquistata io”, dimostrando una determinazione che non si era ancora vista fuori dalla vasca. Ma passa poco tempo prima che Benedetta Pilato si rifaccia. Arriva passeggiando in semifinale dei 50 rana e qui stampa un 29″30, nuovo record del mondo sulla distanza. Il giorno dopo in finale vincere l’oro è sembrata una cosa facilissima.

La prima Olimpiade a 16 anni come Federica Pellegrini

Tokyo per lei arriva a 16 anni, come lei ha sottolineato in una bellissima intervista a TimeOut, in cui dice: "Il nuoto per me era una grande passione, una fonte di gioia e divertimento negli anni scorsi e lo è anche adesso. Vivo serenamente gli avvenimenti perché faccio ciò che più amo». Partecipare a una Olimpiade è un traguardo incredibile per ogni atleta, specialmente se vissute con la spensieratezza e la giovane età dalla propria parte". Un’Olimpiade da ragazzina non è facile, ma, come Federica Pellegrini insegna con il suo argento a 16 anni ad Atene 2004 sui 200 stile libero, in acqua a quell’età possono succedere anche cose completamente inaspettate.

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