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Chelsea Hodges, oro olimpico a Tokyo, lascia il nuoto a soli 22 anni: “Ho le ossa di una sessantenne”

Dopo una serie incredibile di infortuni, la 22enne campionessa australiana Chelsea Hodges, oro a Tokyo nella 4×100 mista, è stata costretta al ritiro da parte dei medici: “Quando ho saputo come sarebbe stata la mia vita se avessi continuato, è stato più semplice accettarlo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Chelsea Hodges ha gettato definitivamente la spugna e per lei le Olimpiadi di Parigi resteranno per sempre un sogno. Così come continuare a nuotare ai più alti livelli, visto che i problemi fisici che la stanno affliggendo da tempo le hanno imposto la più dura delle decisioni: ritirarsi dal nuoto a soli 22 anni.

A Tokyo 2020, Chelsea Hodges insieme alle sue connazionali australiane Kaylee McKeown, Emma McKeon e Cate Campbell, era riuscita a conquistare la medaglia d'oro nella staffetta femminile 4×100 mista, in una prova in cui erano riusciti a mettere in fila Stati Uniti e Canada. Non potrà più difendere quella vittoria né pensare di riprovarci perché i medici le hanno consigliato di fermarsi qui, non oltrepassare una linea che potrebbe inciderle irrimediabilmente il futuro. E così è arrivato il più amaro e triste degli annunci: l'addio al nuoto a soli 22 anni.

I problemi all'anca e alle ossa

Hodges aveva capito che qualcosa non stesse andando nel verso giusto già negli ultimi campionati australiani quando non riuscì a parteciparvi causa di un infortunio. L'ennesimo. Ma aveva un obiettivo a cui stava mirando malgrado tutto, le prove olimpiche di Brisbane in programma il mese prossimo, provando a reagire nel modo migliore che potesse conoscere: tornare in vasca. "Soffrire continuamente è molto stancante. Sei mentalmente e fisicamente prosciugato", ha alla fine ammesso in una struggente intervista al Sydney Morning Herald. "Volevo solo che il dolore finisse. È come se ogni volta che nuoto qualcuno mi macinasse le ossa e mi praticasse un buco nella gamba".

A Brisbane proverà ad esserci, soprattutto per amore del proprio Paese: "Una volta che ha iniziato a farmi di nuovo male, ho capito nel mio profondo che Parigi non sarebbe mai arrivata. Non sono entusiasta di dover ritirarmi così… ma una volta che ho saputo come sarebbe stata la mia vita se avessi continuato, è stata una decisione facile, da prendere".

La staffetta australiana femminile della 4x100 mista, oro a Tokyo
La staffetta australiana femminile della 4×100 mista, oro a Tokyo

Tutti gli infortuni di Chelsea Hodges

La carriera di Hodges è stata tanto brillante in vasca, considerata all'unanimità tra i migliori talenti australiani dell'ultimo decennio, quanto struggente sul fronte privato. Già a 15 anni ha avuto bisogno di un intervento chirurgico per riparare la cartilagine lacerata dell’anca sinistra e poi nel 2022 è risultata positiva al Covid, che ha peggiorato i problemi già preesistenti di asma. Successivamente c'è stato un infortunio al ginocchio e l'anno scorso ha subito una frattura da stress alla schiena, che l'ha tenuta fuori dall'acqua per sei settimane.

E' a quel punto che gli specialisti le hanno diagnosticato problemi di salute importanti: "Mi hanno detto che ho le ossa come se fossi una sessantenne" e che il nuoto avrebbe potuto essere pericoloso per la sua salute. Si dedicherà da ora in poi anima e corpo ai suoi studi, per diventare infermiera, e per costruirsi una famiglia: il nuoto, e Parigi, sono già diventate un amaro ricordo.

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