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Ceccon racconta la sua vita dopo l’oro a Parigi: “Mi chiedono foto solo perché sono virale”

Ceccon ha spiegato cosa farà nel 2025 in vista dei Mondiali: “Vado in Australia, voglio provare a fare qualcosa di diverso dopo 12 anni. Moltissimi mi seguono perché sono diventato popolare sui social”
A cura di Ada Cotugno
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La parentesi gloriosa di Parigi 2024 è lontana: Thomas Ceccon ha portato in alto l'Italia vincendo la medaglia d'oro nei 100 metri dorso, un traguardo straordinario per l'azzurro che alle Olimpiadi ha guadagnato una popolarità immensa. Ma al ritorno in patria la realtà non è stata come si aspettava: più che per il nuoto, la gente in strada lo ferma per la risonanza social che ha avuto, un aspetto che non gradisce molto dato che preferisce soffermarsi soltanto sui risultati sportivi senza essere risucchiato da certe dinamiche.

Alla Gazzetta dello Sport ha raccontato qualche dettaglio sulla sua vita e su come è cambiata dopo la medaglia olimpica: "Le priorità sono cambiate, qualsiasi cosa dica è amplificata, ora i social sono qualcosa di diverso per me. Resto un ragazzo semplice, lo stesso di otto anni fa".

Ceccon deluso dall'approccio di alcuni fan

Dopo la medaglia d'oro il nuotatore si aspettava un impatto diverso sui tanti che lo hanno seguito a Parigi, ma l'aspetto virale della sua avventura alla fine ha preso il sopravvento. Sui social era diventato popolare un video che lo ritraeva mentre dormiva in un parco, uscito subito dopo la sua denuncia sulle condizioni del villaggio olimpico. Quel filmato lo ha intrappolato all'interno del personaggio e gli ha reso un po' complicato l'approccio con i fan che lo associano principalmente alle immagini di lui che rimbalzano su tutti i social.

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La popolarità online lo ha condizionato e Ceccon è un po' deluso dalla reazione delle persone che incontra per strada: "Volevo fare un po’ la vittima del caldo ma la verità è che moltissimi mi seguono perché sono diventato popolare sui social. A me non dà fastidio, ma in giro mi chiedono la foto solo perché mi vedono sui social, senza dirmi neanche grazie, e non per il percorso fatto per vincere l’oro olimpico. Io sono un atleta abbastanza bravo, non mi dà fastidio, mi aspetterei i complimenti, prima di essere virale".

Il futuro è in Australia

Nell'intervista c'è spazio anche per parlare del futuro in cui il nuotatore dovrà prepararsi per affrontare le Olimpiadi di Los Angeles. Nel 2025 Ceccon sparirà un po' dalle scene per concentrarsi soltanto sul nuoto, sperimentando nuove specialità e nuovi metodi di allenamento da sperimentare durante i Mondiali di nuoto di Singapore del prossimo anno: "Vado in Australia per cercare di captare più informazioni possibili, migliorare l’inglese, sfruttare il caldo e provare a fare qualcosa di diverso dopo 12 anni. Era un’opzione: ma in futuro penso pure agli Stati Uniti. Mi sono sempre chiesto cosa fanno gli altri per vincere. Alcuni pubblicano gli allenamenti, io dico: si cresce anche cambiando. Poi non è detto che migliori, vorrei provare a fare sessioni con qualche chilometro in più, da 5 a 6 e mezzo, anziché a forte intensità. Il quadriennio è lungo, cerco idee e mi preparo per i Mondiali 2025 di Singapore".

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