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Olimpiadi Tokyo 2020

Benedetta Pilato scoppia a piangere senza freni: le sue lacrime per Martinenghi

Poche ore dopo la grande delusione per la squalifica nella sua gara individuale alle Olimpiadi di Tokyo, Benedetta Pilato dà prova di cosa significhi essere parte di qualcosa di più grande: una squadra. Il suo pianto irrefrenabile dopo che Nicolò Martinenghi ha vinto la medaglia di bronzo va dritto al cuore: non resterà negli almanacchi, ma è la sintesi di cosa sono lo sport e l’amicizia.
A cura di Paolo Fiorenza
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Vincere sicuramente conta parecchio, negli almanacchi restano le medaglie. Però ci sono momenti altrettanto indimenticabili per chi li ha vissuti, anche se tra qualche anno probabilmente nessun altro a parte loro li ricorderà. Benedetta Pilato ha lasciato oggi Tokyo per fare rientro in Italia dopo la dolorosa squalifica che l'ha estromessa dai 100 rana, ma la giovanissima nuotatrice tarantina dopo qualche ora ha dato prova di cosa significhi essere parte di qualcosa di più grande delle aspettative individuali: una squadra, il cui cuore ha un unico battito.

Solo sentirsi parte di un gruppo fin nella sua anima più profonda può trasformare una delusione così forte in un irrefrenabile pianto di gioia nel vedere un compagno di squadra, un amico, un ragazzo con i propri stessi sogni centrare quella medaglia olimpica che vale una carriera sportiva. Succede quando all'Aquatics Centre di Tokyo Nicolò Martinenghi tocca il bordo vasca conquistando la medaglia di bronzo nei 100 rana maschili. In quel momento Benedetta – che è sugli spalti – non è più l'atleta sconfitta di qualche ora prima, ma la tifosa commossa di qualcuno che ha fatto quei sacrifici che lei conosce bene per arrivare all'apice sportivo.

Benedetta non si trattiene e scoppia nel pianto irrefrenabile dei suoi 16 anni, lacrime in cui si riverberano le emozioni di milioni di italiani che assistono da casa alle Olimpiadi di Tokyo e soffrono per gli azzurri. Piange la Pilato, senza curarsi di chi la guarda, libera tutto quello che ha nel petto e nell'anima, tirando fuori probabilmente anche quel peso che la opprime dal giorno prima, da quando il mondo le è caduto addosso. No, il mondo non cade addosso, non quando hai 16 anni e tante altre occasioni per dimostrare di essere la campionessa che tutti pensano. Piange Benedetta e al suo fianco il dorsista azzurro Matteo Restivo riprende tutto e poi lo mette su Instagram, perché le cose belle vanno condivise e piangere di gioia è una delle cose più belle che ci sono.

Stamattina la Pilato è salita sull'aereo che la riporterà in Italia ed ha postato sui social il senso di tutta la vicenda, dove sport e vita vanno a braccetto: "Finisce qui una delle esperienze più belle della mia vita. Avrei voluto fare di più. È la frase che mi ripeto da due giorni nella testa con le lacrime agli occhi. Sono partita con un obiettivo e purtroppo torno a casa con un pò di delusione. Mi serve per crescere, per maturare e per riuscire meglio la prossima volta. Non sarà questo a cancellare la stagione magnifica appena finita, che porterò sempre nel cuore. Un Record del Mondo, una medaglia importante e l’onore di essere qui, circondata dai 5 cerchi, a rappresentare la mia Nazione. Torno con la consapevolezza di quello che valgo e con il sorriso".

"Non sono brava con le parole e non sono solita nel fare queste cose, ma è proprio nei momenti di difficoltà che ci rendiamo davvero conto di chi ci vuole bene e di chi ci resta vicino a prescindere da tutto. Volevo ringraziare la mia famiglia e il mio allenatore, che in queste due settimane mi è mancato tantissimo. Grazie a tutti e soprattutto a chi aspettava da tanto un mio momento buio, mi aiutate soltanto a fare ancora meglio", conclude Benedetta, con un pizzico di vena polemica verso qualche critica di troppo. Ci rivedremo ancora.

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