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Olimpiadi Parigi 2024

Benedetta Pilato manda un messaggio a Elisabetta Caporale: “Mi spiace che sia stata tirata in mezzo”

L’inviata della RAI alle Olimpiadi Elisabetta Caporale ha svelato lo scambio di messaggi avuto con Benedetta Pilato in seguito alle polemiche provocate dall’intervista a caldo dopo il quarto posto nei 100 rana: “Mi ha risposto con un cuoricino: tranquilla Eli”.
A cura di Paolo Fiorenza
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A distanza di più di due settimane dall'intervista di Benedetta Pilato dopo il quarto posto nei 100 rana per un solo centesimo alle Olimpiadi di Parigi, quel suo dire che era "il giorno più bello della sua vita", con tutte le polemiche susseguenti innescate dalle parole molto critiche – per non dire sprezzanti – dell'ex fiorettista Elisa Di Francisca ("non so se ci fa o ci è, è assurdo, surreale, rabbrividisco"), parla la giornalista della RAI che raccolse quelle parole a caldo appena uscita dalla vasca. Elisabetta Caporale, finita anche lei nel mirino per la sua reazione incredula di fronte alla frase della Pilato ("ma veramente?", aveva esclamato di getto), ne spiega ora il senso e svela il chiarimento avuto con Benedetta: "Le ho scritto, lei ha risposto con un cuoricino".

Elisabetta Caporale travolta sui social dopo l'intervista a Benedetta Pilato

La 60enne veterana del servizio pubblico, che ha seguito come inviata dieci edizioni dei Giochi Olimpici, racconta come si sia trovata – con sua sorpresa, non immaginava nulla di quello che stava accadendo in tempo reale sui social – associata alla Di Francisca nell'essere oggetto di feroci critiche per l'approccio avuto con le parole sincere – un inno allo sport – della 19enne nuotatrice tarantina: "Non sono sui social: non sapevo niente. Ho cominciato a ricevere messaggi di solidarietà dai colleghi. Mi sono chiesta: oddio, cosa succede?".

Benedetta Pilato in vasca alle Olimpiadi di Parigi: è arrivata quarta per un centesimo nei 100 rana
Benedetta Pilato in vasca alle Olimpiadi di Parigi: è arrivata quarta per un centesimo nei 100 rana

Elisabetta Caporale ricostruisce al Corriere della Sera quello che è successo in quei momenti e come lo ha vissuto: "Stavo nella mixed zone del nuoto, arriva Benedetta, quarta nei 100 rana per un centesimo. Mi dice che è il giorno più bello della sua vita. Senza alcuna malizia, le chiedo: ma veramente? Apriti cielo. Parte un'onda di insulti. Cosa avrò mai detto? Ero sorpresa, amareggiata per lei, che è un'atleta fortissima. Un centesimo dal podio: non è che devi essere per forza arrabbiata, ma insomma… Poteva anche essere ironica, Benedetta, in quel momento. Sono stata morbida, per nulla inquisitoria. Volevo capire".

Nel prosieguo di quell'intervista a bordo piscina, la giornalista ha poi ribadito nuovamente alla Pilato il suo stupore, visto che credeva che ci tenesse ad andare sul podio: "Si parlava, la conversazione è proseguita senza che Benedetta desse l'impressione di essersi offesa, men che meno infastidita. La diretta è così, all'impronta. Mi è dispiaciuto delle critiche. Tutti parlano, spesso senza sapere, magari non avendo mai seguito il nuoto. Io rispetto anche l'ultimo arrivato: il rispetto viene prima di tutto. Io sono in mixed zone proprio per dare loro voce. Conosco Benedetta da quando ha 14 anni, come Federica Pellegrini. A Gregorio Paltrinieri ho fatto la prima intervista che aveva 17 anni. E loro conoscono me. Sanno che lavoro con serietà, passione, coinvolgimento. Ripeto: mi dispiace, sono basita".

Lo scambio di messaggi tra Caporale e Pilato: "Tranquilla Eli", con un cuoricino

La Caporale svela che con Benedetta fin da subito non c'è stato alcun problema, le due si sono scambiate messaggi: "Le ho scritto appena ho visto il putiferio che era scoppiato. Lei ha risposto con un cuoricino: ‘tranquilla, Eli, spiace a me che tu sia stata tirata in mezzo'. Il suo messaggio mi ha tranquillizzata. Forse non avevo commesso un reato così grave… L'ultima cosa che voglio è che gli atleti ci rimangano male per le mie domande. Da lì in poi ho respinto l'onda di odio diffuso e sono andata avanti. Ho proseguito il mio lavoro, che può anche non piacere: non tutti devono gradire il mio modo di fare e di essere. Gli amici, i colleghi mi dicevano: fattela scivolare addosso. Ma tra il dire e il fare c'è una bella differenza".

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