Benedetta Pilato e l’ovaio micropolicistico: “Dai 18 anni situazione più seria, cure sono palliative”
Benedetta Pilato ha compiuto 20 anni sabato scorso: 18 gennaio 2005 dice la sua carta d'identità, eppure mentre lo scriviamo ci sembra impossibile che abbia ‘solo' 20 anni, visto che sembra essere lì, nell'Olimpo del nuoto e dello sport italiano, da una vita. Precoce, precocissima Benny, che nel 2019, all'età di 14 anni e sei mesi, è diventata l'atleta italiana più giovane a debuttare in un campionato mondiale, battendo il record che apparteneva a Federica Pellegrini. In quella rassegna, a Gwangju in Corea del Sud, vinse la prima medaglia della sua carriera: l'argento nei 50 metri rana, la sua gara prediletta. Da allora la Pilato ha riempito la bacheca con tante medaglie tra Mondiali ed Europei. Manca ancora quella olimpica, ma ha ancora tutto il tempo davanti a sé, anche se da un paio di anni la patologia di cui soffre le sta rendendo la vita difficile. "Soffro di ovaio micropolicistico, che mi ha causato problemi con le mestruazioni e tanto cambiamento con il corpo", ha svelato lo scorso anno.
Di cosa soffre Benedetta Pilato: l'ovaio micropolicistico
Adesso Benedetta torna sull'argomento, spiegando bene quanto la sua vita di atleta di altissimo livello sia ostacolata dalla sua condizione: "Il momento più difficile è stato l'anno 2023. Sul fronte fisico è esploso il mio problema. Fin dall'adolescenza vera ho avuto problemi con il ciclo. A 18 anni la situazione è diventata più seria. Le cure sono palliative, mi illudo di aver trovato una stabilità ma poi cambia tutto, la patologia rimane. Nel preciclo e durante il ciclo faccio molta più fatica ad allenarmi, non riesco a fare carichi di lavoro che nella quotidianità sosterrei con naturalezza. Io ho voglia di vincere ancora tanto, ma quando il corpo non risponde come dovrebbe, mi rende tutto più difficile".
"Rivendico il potere delle donne, c'è tanto lavoro da fare nello sport così come nella società in generale"
La Pilato è stata oggetto di gossip col nuotatore azzurro Alessandro Miretti, la campionessa tarantina parte da qua per allargare il discorso al maschilismo ancora imperante: "Le voci su una nostra storia d'amore mi hanno dato molto fastidio – dice a ‘Domani ‘ – Primo perché non era vero, io all'epoca avevo un fidanzato e nessuno lo sapeva. Sono abituata a condividere tanto di me, condividerei anche questo senza problema. La verità è che siamo grandi amici. Un dettaglio mi ha davvero infastidito. Perché a lui nessuno nelle interviste ha mai chiesto: come va con Benedetta? E invece a me sì. Perché questa disparità? Perché sono una donna? Rivendico il potere delle donne. C'è tanto lavoro da fare nello sport così come in tutti gli altri lavori, nella società in generale. Sembra una frase fatta, ma noi donne per raggiungere un obiettivo dobbiamo oltrepassare grandi ostacoli. Ci facciamo un mazzo tanto per arrivare a certi traguardi. Gli uomini spesso non se ne rendono conto. E ci sminuiscono. Noi lo sappiamo che il nostro risultato vale di più".
Quanto alla Benedetta fuori dalla piscina, nel privato, anche qua la nuotatrice pugliese non si fa problemi a dire tutto in maniera molto schietta: "Ho appena comprato casa a Torino (dove si è trasferita da Taranto nel 2023, cambiando anche allenatore, ndr), mi sono trasferita insieme a un coinquilino, Rocco, che fa parte del mio gruppo di Taranto: una quindicina di amici che si sono trasferiti qui negli ultimi anni per studiare. C'è il nuoto a cui è dedicata gran parte della giornata. All'Università ho lasciato Biologia, mi sono iscritta a Psicologia. Gli amici sono importanti, nonostante il pressapochismo di qualche commento sui social. Magari posto su Instagram una foto dell'unica sera della settimana in cui esco, vestita un po' presentabile, perché mi piace essere femminile, e mi tocca leggere: ‘Ah, ma questa non si allena più'. Ma se mi alleno due volte al giorno? Devo per forza mettere on line la foto di quando esco dalla piscina con la faccia sfatta per far vedere che fatico e che voglio vincere? A 20 anni sono una donna serena. E sono anche felice".