Ariarne Titmus svela lo scandalo della carta igienica nel Villaggio Olimpico a Parigi: “Mentivamo”
Che il Villaggio Olimpico dei Giochi di Parigi non fosse esattamente il massimo per favorire il soggiorno piacevole degli atleti – e di conseguenza le loro prestazioni – lo si era capito quando Thomas Ceccon aveva sparato sull'organizzazione delle Olimpiadi senza tanti giri di parole: "Nel Villaggio non c'è l'aria condizionata, non si mangia bene e ci sono problemi col cibo. Si fa fatica a dormire sia di notte che nel pomeriggio, tra rumore e caldo. Per questo molti atleti se ne vanno", aveva detto il nuotatore azzurro medaglia d'oro nei 100 dorso, che poi era stato filmato mentre dormiva in strada, in una dimostrazione plastica e surreale di quello che aveva detto. Adesso altri particolari non degni di una organizzazione olimpica arrivano da un'altra nuotatrice, l'australiana Ariarne Titmus, che dice senza mezzi termini "vivevamo nella sporcizia" e svela lo scandalo della carta igienica mancante, che dovevano accattonare mentendo.
La 23enne Titmus – già plurimedagliata a Tokyo tre anni fa – è stata una delle regine delle Olimpiadi di Parigi, vincendo quattro medaglie di cui due d'oro: 400 metri stile libero e staffetta 4×200 stile, oltre a due argenti nei 200 stile e negli 800 stile. Una stella assoluta del nuoto mondiale, le cui parole – come quelle di Ceccon – hanno dunque un peso enorme. Intervenuta al programma televisivo australiano ‘The Project', la campionessa ha spiegato che il Villaggio Olimpico – pur facendola sentire a casa perché era lì con i suoi compagni – non era certamente così "affascinante" come gli organizzatori avrebbero voluto far credere.
"La parte migliore sono stati i nostri baristi, avevamo due baristi nella nostra piccola zona. Hanno fatto tutto e ci siamo sentiti come a casa, avevamo cibo australiano – ha detto la Titmus, elogiando gli sforzi del Comitato Olimpico Australiano – Ma il Villaggio non è così affascinante come la gente pensa".
Titmus fa a pezzi il Villaggio Olimpico: "Vivevamo nella sporcizia". Menzogne per avere la carta igienica
A quel punto la nuotatrice ha puntato il dito sull'igiene, con dettagli sconcertanti: "Le nostre lenzuola sono state cambiate la prima notte che siamo stati lì e poi non sono state cambiate per il resto del tempo che siamo stati lì, quindi vivevamo nella sporcizia".
Poi ha raccontato come la carta igienica scarseggiasse a causa della fornitura ridicola: "Abbiamo dovuto mentire sul fatto che fossimo coinquiline per poter avere la carta igienica. Quando finivi la carta igienica te ne davano un rotolo per quattro giorni, per tutto l'appartamento". Non il massimo per un'Olimpiade, diciamo anche una figuraccia, però Parigi (e quattro medaglie) val bene un rotolo in meno…