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Agnel e gli abusi sulla figlia 13enne dell’allenatore: “È vero, ma non c’è stata coercizione”

Yannick Agnel icona dello sport francese, e nuotatore tra i più forti di sempre ha confermato al pm di aver avuto rapporti sessuali con la figlia dell’ex allenatore.
A cura di Marco Beltrami
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"È più di uno shock". Le parole di Gilles Sézionale, presidente della Federazione francese di nuoto (FFN) sono la sintesi migliore dello stato d'animo di tutto il panorama sportivo francese per il caso di Yannick Agnel. Quello che è senza dubbio uno dei nuotatori transalpini più forti di sempre, è incriminato per violenza sessuale e stupro di una minorenne di 13 anni. Il classe 1992 due volte medaglia d’oro alle Olimpiadi, con all’attivo anche due ori ai 3 ori ai Mondiali e 3 agli Europei (senza dimenticare le tantissime affermazioni a livello giovanile), dopo essere stato inizialmente arrestato, è stato posto sotto controllo giudiziario.

La ragazza che lo accusa è Naome Horter, figlia del suo ex allenatore Lionel con il quale il nuotatore ha un contenzioso relativo ad alcuni bonus. È stata proprio lei a far scoppiare il caso attraverso una denuncia presentata la scorsa estate. Naome Horter che attualmente soffre di una forma depressiva e ha 19 anni, ha parlato di quanto accaduto nel 2016 quando aveva solo 13 anni. Le presunte violenze sarebbero avvenute quando l'allora 24enne Agnel era protagonista di alcuni stage in vista delle Olimpiadi 2016 il suo "canto del cigno".

L'ex campione olimpico di nuoto Yannick Agnel , incriminato per stupro e aggressione sessuale su minore di 15 anni, "riconosce la materialità dei fatti con cui è accusato" , ha dichiarato lunedì il pm della Repubblica di Mulhouse, Edwige Roux-Morizot, durante una conferenza stampa. "Specifica di non aver avuto la sensazione che ci fosse stata coercizione, ha aggiunto. Per alcuni stupri ha un problema di memoria ma che può benissimo risalire al filo dell'informazione giudiziaria, ma i fatti sono riconosciuti". Inoltre secondo la pm "Agnel non ha avuto la sensazione di sottoporre a costrizione questa giovane donna e si rammarica di non aver riflettuto all’epoca dei fatti sulla differenza di età".

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A giocare contro di lui, anche la sua forte personalità che potrebbe avergli annebbiato la mente: "C'è la personalità di Agnel che potrebbe essere entrata in gioco. Era un campione e aveva una personalità davvero forte. Questo è ciò che caratterizza per noi lo stupro e l'aggressione sessuale. Non si rendeva conto che stava mettendo questa giovane donna sotto costrizione". Sulla vicenda si è espresso anche il presidente della Federazione francese di nuoto Gilles Sézionale che su RMC Sport ha spiegato che la FNN si costituirà parte civile in questo caso. Nessuno "sconto" anche a chi è stato una leggenda dello sport : "Yannick Agnel ha commesso un atto più che riprovevole. La differenza di età è punibile con una sanzione penale. Non possiamo considerarlo come consenso, non possiamo non riconoscere il consenso".

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