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Olimpiadi Parigi 2024

Adam Peaty racconta l’incubo della mensa nel Villaggio Olimpico: “Abbiamo trovato vermi nel cibo”

Il plurimedagliato nuotatore Peaty ha denunciato le condizioni del cibo alle Olimpiadi di Parigi, lamentandosi anche per la scarsa varietà e la presenza di vermi.
A cura di Marco Beltrami
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Non c'è solo il caso delle condizioni della Senna a tenere banco alle Olimpiadi. Un altro problema di non poco conto per gli organizzatori arriva sempre dal mondo del nuoto, ma riguarda l'alimentazione. Una delle stelle dei Giochi, ovvero il nuotatore britannico Adam Peaty ha denunciato le condizioni del cibo offerto agli atleti nel Villaggio Olimpico, sottolineando addirittura la presenza di vermi.

Adam Peaty denuncia le condizioni del cibo nel Villaggio Olimpico di Parigi

Il sei volte medaglia olimpica che in questa edizione dei Giochi ha vinto l’argento nei metri rana, ha raccontato di come il gruppo degli atleti sia rimasto in primis spiazzato dalla clamorosa mancanza di varietà alimentare nel Villaggio. Questo perché, a suo dire, gli organizzatori di Parigi 2024, hanno cercato di raggiungere determinati obiettivi di sostenibilità, con il 60% dei pasti serviti senza carne, e con un terzo degli stessi a base vegetale. In un’intervista-sfogo con The.i, Peaty ha spiegato: "La narrazione della sostenibilità è poi ricaduta sugli atleti. Voglio la carne, ho bisogno di carne per esibirmi ed è quella che mangio a casa, quindi perché dovrei cambiare?".

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Vermi nel cibo delle Olimpiadi di Parigi, il racconto di Adam Peaty

Ovviamente il problema del cibo finisce per incidere poi sulle competizioni, con gli atleti costretti a fare a meno con risorse energetiche non all'altezza: "il catering non è abbastanza buono per il livello che gli atleti dovrebbero eseguire. Dobbiamo dare il meglio che possiamo". Non manca dunque un paragone anche con le Olimpiadi del passato: "A Tokyo, il cibo era incredibile, come a Rio. Ma questa volta… non ci sono abbastanza opzioni proteiche, lunghe code, attesa di 30 minuti per il cibo perché non c'è un sistema di code. Questo lo dico per far migliorare le cose".

Peaty che in questa edizione delle Olimpiadi ha dovuto fare i conti con il Covid, un'infezione al petto e all'orecchio ha poi affondato il colpo: "Mi piacciono i pesci e la gente trova i vermi nei pesci. Non è abbastanza buono. Stiamo guardando il meglio del meglio del mondo come atleti, e non li stiamo nutrendo con i migliori. Voglio solo che le persone migliorino nei loro ruoli e lavori. E penso che sia per questo che gli atleti sono la migliore cassa di risonanza".

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D'altronde le parole di Peaty non rappresentano una novità assoluta, visto che in precedenza l'azzurro Ceccon si era lamentato. Il nuotatore che aveva deciso di concedersi un po' di riposo all'esterno ha parlato in questi termini delle condizioni del Villaggio Olimpico: "Sono un po' stanco, si fa fatica a dormire sia la notte che nel pomeriggio, tra rumore e caldo. Sì fa caldo anche per me, nel Villaggio non c'è l'aria condizionata, non si mangia bene e ci sono problemi col cibo. Molti atleti si spostano per questi motivi".

La risposta degli organizzatori delle Olimpiadi a Peaty

Un portavoce delle Olimpiadi di Parigi, ha comunque risposto alla denuncia di Peaty, spiegando: "Stiamo ascoltando gli atleti e prendiamo molto sul serio i loro feedback. Dall'apertura del Villaggio, il nostro partner Sodexo Live ha lavorato in modo proattivo per adattare le forniture al crescente uso dei ristoranti del Villaggio Olimpico, nonché al consumo effettivo da parte degli atleti osservato nei primi giorni. Come risultato, le quantità di alcuni prodotti sono state significativamente aumentate ed è stato impiegato personale aggiuntivo per garantire che il servizio funzioni senza intoppi".

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