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Wolff smentisce Hamilton sul finale thrilling di Abu Dhabi: “La F1 non è il wrestling”

Il team principal della Mercedes Toto Wolff torna sul finale turbolento del GP di Abu Dhabi e le controverse decisioni prese dalla Direzione di Gara che hanno deciso il Mondiale di Formula 1 2021 smentendo le accuse di manipolazione in nome dello spettacolo fatte a caldo dal suo stesso pilota Lewis Hamilton.
A cura di Michele Mazzeo
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Il finale thrilling del GP di Abu Dhabi che ha deciso le sorti del Mondiale di Formula 1 2021 fa ancora discutere. Mentre Lewis Hamilton prosegue imperterrito nel suo silenzio lasciando aperta l'ipotesi di un ritiro anticipato non avendo ancora digerito quanto accaduto nei giri conclusivi del corsa di Yas Marina costatogli di fatto l'ottavo titolo iridato della carriera, in casa Mercedes si cerca pian piano di distendere gli animi con la FIA e i vertici del campionato ritrattando i sospetti palesati a caldo sul direttore di gara Michael Masi e la sua controversa decisione di far riprendere la corsa per un ultimo giro dopo la safety car nonostante tutti i piloti doppiati non si fossero ancora sdoppiati come prevede il regolamento.

Sospetti che lo stesso Lewis Hamilton aveva palesato già dopo aver subito il sorpasso decisivo da Verstappen in quell'ultima concitata tornata del GP di Abu Dhabi quando, parlando in radio con il suo ingegnere di pista, il britannico aveva rivolto pesanti accuse sulle decisioni prese: "Questa gara è stata manipolata, amico" aveva infatti chiosato il 36enne di Stevenage che poi ha dato seguito a questa sua convinzione con alcuni gesti eclatanti compiuti nella vita reale (come la diserzione al Gala di fine stagione della FIA) e sui social network (dove prima ha smesso di seguire l'account ufficiale della Formula 1 e poi tutti gli altri 700 profili seguiti in precedenza) intraprendendo un lungo, e ad oggi ininterrotto, silenzio.

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Da lì e dalle successive proteste, ufficiali e non, della Mercedes i sospetti che le decisioni fossero state prese fossero studiate a tavolino per rendere più spettacolare il finale di stagione preferendo quindi l'intrattenimento allo sport sono aumentati a dismisura. A smentire la teoria di un finale di gara manipolato, come insinuato per primo da Lewis Hamilton, a distanza di diverse settimane ci ha pensato il suo team principal Toto Wolff che interpellato sul tema in una recente intervista rilasciata alla testata GPFans ha spento le polemiche:

"Non vorrei mai insinuare queste cose e non direi mai cose del genere perché alla fine, forniamo intrattenimento, ma l'intrattenimento deve seguire lo sport e non viceversa – ha infatti detto Toto Wolff rispondendo a chi gli chiedeva se avesse il dubbio che il finale del GP di Abu Dhabi possa essere visto come un'invasione della serie Netflix ‘Drive to Sourvive' nella realtà -. Le regole sono le regole, la coerenza dell'applicazione delle regole è importante e nessun processo decisionale dovrebbe mai avvenire in contrasto con le regole solo per ravvivare l'azione.

Amiamo Netflix e Drive to Survive – ha poi proseguito il team principal della Mercedes -. Stefano Domenicali sta facendo un lavoro fenomenale nel marketing dello sport e Stefano, da vero pilota, non avrebbe alcun interesse a interferire nelle corse solo per il fattore intrattenimento. Non posso giudicare le pressioni a cui è sottoposto il direttore di gara, ma in ogni caso – ha infine concluso l'austriaco – siamo così credibili come sport proprio perché è sport e non è wrestling".

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