Vinales chiede scusa alla Yamaha per le sgasate nel GP di Stiria: “Ero frustrato, ho sbagliato”
Maverick Vinales ha parlato per la prima volta dopo la sospensione per motivi disciplinari da parte della Yamaha costata l'esclusione dal GP d'Austria della MotoGP e che potrebbe rappresentare l'ultimo atto del rapporto con la Casa di Iwata che comunque vada a finire terminerà al termine della stagione.
Pesanti le accuse rivolte dalla squadra giapponese al pilota spagnolo reo, secondo loro, di aver sabotato la propria moto nel corso del GP di Stiria mandando più volte il motore della sua M1 fuori giri sia in pista che in pit-lane. Adesso, ai microfoni di Sky Sport, Maverick Vinales per la prima volta ha detto la sua sulla questione accettando le accuse rivoltegli e scusandosi con il team spiegando che il suo comportamento è stato dettato dalla grande frustrazione per i pessimi risultati e che non era sua intenzione mettere in pericolo gli avversari e se stesso:
"Sono molto triste perché è una situazione strana – ha esordito il 26enne di Figueres -. Sono fortunato ad avere tante persone che mi sono state vicine in questo momento difficile. Tanta frustrazione per me. È stato un momento di frustrazione molto grande. Volevo fare dei bei risultati – ha spiegato Maverick Vinales –, ma tutto è andato storto. Avevo un'esplosione dentro ma non ho saputo canalizzarla nel modo giusto. Chiedo scusa alla Yamaha perché ho guidato in modo sbagliato negli ultimi giri del GP di Stiria. Non ho mai avuto intenzione di mettere a rischio gli altri o me stesso. Rispetto – ha infine concluso il pilota spagnolo evidentemente mortificato per l'accaduto – la decisione del team, adesso sono ancora un pilota Yamaha".