Vinales attacca Yamaha dopo il Sachsenring: “Mi rispondono ‘non sappiamo’. È mancanza di rispetto”
Nervi tesi in casa Yamaha dopo il GP di Germania. Penultimo in qualifica e ultimo in gara, per Maverick Vinales quello del Sachsenring è stato il peggior week end in MotoGP 2021 (cadute a parte, probabilmente il peggior risultato in carriera nella classe regina del Motomondiale). Il tutto mentre il suo compagno di squadra Fabio Quartararo con la stessa moto sale sul podio e allunga in vetta alla classifica iridata. Una situazione frustrante per lo spagnolo che al termine della corsa tedesca ha sbottato senza mezzi termini con la casa di Iwata che riportano alla mente gli sfoghi dell'ex compagno di squadra Valentino Rossi nel corso della passata stagione.
“Ho sempre lo stesso problema, slitto tantissimo con la gomma posteriore. Lo dico da Portimao e non c’è soluzione. La risposta della Yamaha è sempre la stessa: ‘Non sappiamo, non si sa’ – ha detto infatti un amareggiato Maverick Vinales dopo aver tagliato il traguardo nel GP di Germania in 19a posizione –. Io ci ho provato, ho provato a superare all’esterno, all’interno, accelerando, non accelerando, ma questo lo sapevamo. Ciò che è frustrante è il non avere una risposta sul motivo per cui non ho grip quando do gas. Ho solo voglia di andarmene a casa, ma già ieri e anche il giorno prima. Mi sento molto frustrato".
Ma a far arrabbiare Vinales è anche il tentativo da parte di Yamaha di spingerlo ad utilizzare lo stesso setting di Fabio Quartararo: "Ogni pilota ha il suo setting, non deve succedere, come accade da due anni, che devo usare la configurazione del mio compagno – ha difatti proseguito lo spagnolo dopo il deludente week end del Sachsenring -. Ognuno ha il suo setting, ma ogni giorno mi ‘insegnano’ a guidare diversamente. ‘Tocca il freno', ‘Non toccare il freno', ‘Apri il gas', ‘Non aprire il gas': è una cosa difficile per ogni pilota. Devo avere pazienza e non intendo usare il setting di Fabio. Per lui andrà bene, ma per me no e non voglio adattarmi. Voglio una moto per me, che vada bene a me".
La cosa che però, più di tutte, sembra aver provocato lo sfogo di Vinales è il fatto che la squadra ufficiale della casa di Iwata gli dica di scendere in pista per raccogliere dati, cosa che il 26enne di Figueres considera una mancanza di rispetto nei suoi confronti: "Yamaha mi dice di lavorare, di scendere in pista e raccogliere dati – ha difatti rivelato in conclusione il centauro spagnolo vincitore della prima gara stagionale -. Ma cosa faccio? Il 23° pilota in pista? Non sono qui per questo, né per raccogliere dati né per essere un tester. Alla fine arriva un momento in cui, come pilota, ti dici che sembra una mancanza di rispetto – ha quindi proseguito –. La strada più semplice sembra essere quella di usare il setting di Fabio e capire come vado, ma non è questa la soluzione. Se voglio vincere devo usare la mia configurazione d’assetto. Siamo sempre allo stesso punto da Portimao. Ma – ha infine chiosato -non mi arrenderò mai e poi mai. Non mi è mai passato per la mente di gettare la spugna".