Vettel prima dell’addio alla Formula 1 esalta Raikkonen: “Il più forte che ho sfidato”
Il Gran Premio Premio di Abu Dhabi chiuderà la stagione 2022. Non ci saranno titoli da assegnare e sarà il momento del congedo di tanti piloti, c'è chi cambia scuderia come Alonso o Gasly, chi invece chiude momentaneamente (si spera) la propria avventura in Formula 1 come Mick Schumacher o Ricciardo e chi purtroppo si ritira come Sebastian Vettel, un addio al circus che lascia davvero gli appassionati con tanto amaro in bocca. Pilota di altissimo livello, ma soprattutto una persona splendida che con il tempo è migliorata e che negli ultimi anni ha cercato di lanciare messaggi positivi con grande coraggio. L'ultimo ballo di Seb avverrà con tutti gli onori che vanno riservati a chi ha vinto quattro titoli Mondiali. Si chiude un'era, un'epoca che perde un grande pilota. E Vettel prima di lasciare ha rivelato qual è stato in tutti questi anni il compagno più forte.
Nel Podcast della Formula 1 ‘Beyond the Grid' il pilota tedesco ha risposto a tantissime domande, ha parlato del suo esordio, che avvenne a sorpresa negli Stati Uniti nel 2007, della sua prima favolosa vittoria con la Toro Rosso a Monza nel 2008 e del suo primo titolo Mondiale, vinto sul filo proprio ad Abu Dhabi. Seb ha risposto a una domanda scomoda e gli è stato chiesto chi è stato il compagno di squadra più forte tra quelli avuti.
Vettel ha esordito in Formula 1 nel 2007, è stato per una gara partner di Heidfeld, poi in Toro Rosso ha avuto Bourdais e in Red Bull Webber e Ricciardo, mentre alla Ferrari ha fatto coppia con Raikkonen e Leclerc. Ora è all'Aston Martin con Stroll. La risposta è stata netta e il tedesco ha eletto il suo caro amico Kimi Raikkonen, che ha lasciato la Formula 1 un anno fa "Credo che Kimi Raikkönen sia il più grande talento naturale che abbia mai incontrato in termini di velocità pura, se ci fosse una disciplina che consiste nel cambiare macchina ogni giorno, dopo dieci giorni avrebbe superato tutti, semplicemente perché è naturale per lui, non gli serve tempo per adattarsi alla macchina, gli viene naturale quello che la macchina gli chiede di fare. Se gli dai in mano un volante lui sa cosa farci, in alcune situazioni per molti piloti è necessario dover prendere le misure, per lui invece è naturale".
Così dopo l'endorsement di Hamilton a Fernando Alonso, è arrivato quello di Vettel a Raikkonen, e Seb ha spiegato perché Kimi è stato per tanti anni il suo compagno preferito. Perché, al di là del talento che ha visto molto da vicino, il pilota tedesco ha apprezzato anche il lato umano del finlandese: "Mi ha sorpreso sin dalla prima stretta di mano perché mi ha guardato negli occhi, noi piloti spesso siamo ‘assenti’ con la testa al momento delle presentazioni. Lui invece ha avuto da subito grande rispetto per me. Tra noi due non c’è mai stato un litigio perché era sempre diretto. Non c’è mai stato nulla che potesse scuotere o destabilizzare il rapporto, non voglio dire il legame, che avevamo".