Vettel mastica amaro: “Non sono contento, avrei potuto fare più del 3° posto in qualifica”
La Ferrari si gode la quinta pole position stagionale di Charles Leclerc, capace di partire davanti a tutti anche a Singapore; una qualifica, quella del monegasco, da togliere il fiato tanto da lasciare a bocca aperta sia i rivali, sorpresi dalla forza della Rossa con il nuovo pacchetto aerodinamico, sia al compagno di squadra Sebastian Vettel che fino a pochi secondi dalla fine era convinto di essersi finalmente preso una rivincita sul giovane monegasco.
Il tedesco, che detiene il record di vittorie insieme a Lewis Hamilton sulla pista della città-stato asiatica, era riuscito a mettersi davanti a tutti facendo segnare la pole position e regalando, insieme al monegasco, l'intera prima fila alla Ferrari. Poi, però, è arrivato prima il giro da paura del suo compagno di squadra, poi anche quello del britannico a relegarlo in seconda fila; uno scenario che non può certo soddisfare un quattro volte campione del mondo come Vettel.
Nel complesso la macchina mi ha dato buone sensazioni, ma non sono contento perché oggi avrei potuto fare di più. Tutto sommato è un bel risultato per noi, siamo primi e terzi e per il team è grandioso perché non ci aspettavamo di essere così forti e siamo riusciti sempre a migliorare tentativo dopo tentativo. Probabilmente la pista era un po' migliorata alla fine e non sono riuscito a sfruttarla al massimo, ho perso del tempo e ho cercato di recuperare prendendo dei rischi – ha dichiarato in conferenza stampa – In gara sarà diverso; vedremo come si comporterà la vettura sul passo gara. Nel complesso sarà divertente, siamo riusciti a estrarre più potenziale dalla macchina e spero che il nostro passo sarà migliore rispetto a venerdì.
Una parziale delusione per il tedesco che aspettava la gara di Singapore per prendersi una rivincita nei confronti del compagno di squadra dimostrando di avere ancora i gradi del capitano sulla tuta: così non è stato, però, e in gara Vettel dovrà inseguire ancora una volta la vettura del giovane monegasco. Un duello, quello interno alla Ferrari, che sarà da stimolo per il quattro volte campione del mondo, deciso più che mai a ritornare sul gradino più alto del podio dopo un digiuno che dura ormai da 22 gare.