Verstappen si sfoga in radio durante la gara dominata da Leclerc a Montecarlo: “Uccidetemi!”
Il Gp di Montecarlo non è solo una roulette, ma è vero che tutto può succedere. Ci sono vincitori e sconfitti e un singolo episodio, magari avvenuto nelle retrovie, può determinare l'esito finale. Max Verstappen lo sa, ha vinto due volte a Monaco, dove risiede, ma stavolta non gli è andata bene: ha chiuso sesto, e durante la gara si è lamentato e non poco usando una frase poco elegante. Ha parlato di gara noiosa, e così ha scatenato un dibattito enorme, perché spesso il tre volte campione del mondo è stato accusato di aver vinto Gp noiosissimi.
Leclerc trionfa per la prima volta a Monaco
Charles Leclerc ha trionfato in casa, ci è riuscito per la prima volta. Un successo straordinario, che suggella un weekend magnifico. Pole e vittoria, e maledizione abbattuta. Leclerc è il vincitore, Max Verstappen è il grande sconfitto. Perché ha chiuso la gara solo sesto, in mezzo alle Mercedes. Resta saldamente al comando del Mondiale Piloti, ma nonostante ciò si è lamentato non solo della sua gara ma del Gp di Monaco in generale.
Verstappen in un team radio si lamenta per la noia di Montecarlo
Un team radio è esemplificativo del suo pensiero. Parole come macigni quelle di Max che a un certo punto, quando si era grosso modo a metà gara, ha detto: "Questo è veramente noioso. Avrei dovuto portare il mio cuscino. Uccidetemi".
Ora, sia chiaro, questa non è stata una delle gare più belle o intense della storia di Montecarlo, ma né più né meno di altri GP, di altre gare vinte da altri piloti – nel Principato o meno – e di gare noiose ne ha vinte a vagonate Max Verstappen che, per questo è stato sin troppo criticato o sminuito, dovrebbe sapere che si vince e si perde, che si vincono e perdono gare tremendamente noiose.
Insomma, quando tocca al tre volte campione del mondo è tutto a posto, in caso contrario, come questo, arrivano team radio se non di fuoco quantomeno polemici. Le polemiche, su queste parole di Verstappen, sono pronte a nascere, anzi, a espolodere.