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Verstappen si arrabbia e prende a pugni il volante della Red Bull: Norris lo ha beffato

Verstappen si è classificato al terzo posto delle Qualifiche del GP Ungheria. Max dopo aver tagliato il traguardo ha mostrato la sua rabbia per il risultato dando due pugni sul volante della sua Red Bull.
A cura di Alessio Morra
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Max Verstappen ha sfiorato la pole position all'Hungaroring, anzi, per essere precisi l'ha mancata di un soffio. Perché il pilota olandese è arrivato addirittura terzo distante appena 44 millesimi da Lando Norris. Praticamente un nulla. Quando ha chiuso il suo giro SuperMax ha manifestato in modo stranamente evidente tutto il suo disappunto prendendo a pugni il volante della sua Red Bull.

Verstappen terzo nelle Qualifiche del Gp Ungheria

Ogni pilota ambisce sempre al massimo, ogni campione vuole vincere sempre. Max Verstappen è un grande campione e vuole sempre ottenere il massimo. In Ungheria con un nuovo pacchetto la Red Bull si è ripresentata su alti livelli e la lotta per la pole con la McLaren è stata serrata. Verstappen ha cercato di battere Lando Norris, grande amico con il quale nelle ultime settimane qualcosa forse è cambiato. L'inglese fa un tempo eccezionale, Max ci riprova e fa qualcosa di splendido, ma commette un errore infinitesimale, un errore che gli costa la pole position ma anche la prima fila.

Max si arrabbia: per un soffio manca la pole

Taglia il traguardo, vede il tempo sul volante, terzo a 44 millesimi da Norris. Una beffa assoluta. Qualcun altro si sarebbe accontentato. Max a metà campionato ha quasi 90 punti di vantaggio su Lando. Insomma si sarebbe pure potuto accontentare e invece no. Pole mancata e rabbia che sfocia rapidamente. Verstappen prende a pugni il volante della sua Red Bull. Un colpo dietro l'altro, rapidissimi.

"La situazione è complicata"

Una volta rientrato ai box il nervosismo di Max è proseguito, le immagini lo hanno immortalato mentre discuteva con il presidente della FIA Ben Sulayem. Poi ai microfoni di Sky non ha nascosto il suo rammarico, ha dichiarato che la lotta lo esalta, ma al tempo stesso ha dichiarato che la Red Bull non è la vettura da battere: "Ho fatto il possibile per arrivare più vicino. Spero che la macchina vada bene in gara. Mi piace la competizione ma mi piacerebbe essere davanti e al momento inseguiamo. Non mi tiro indietro ma la situazione è complicata".

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