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Verstappen ringrazia Ricciardo e fa infuriare la McLaren, ombre sul Mondiale F1: “Vogliamo spiegazioni”

Il giro veloce tolto da Daniel Ricciardo a Lando Norris nel finale del GP di Singapore e il successivo team radio di ringraziamento di Max Verstappen fanno infuriare la McLaren che tornerà a chiedere delucidazioni alla FIA sulla presunta collaborazione in pista tra le due scuderie di proprietà della Red Bull.
A cura di Michele Mazzeo
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Ciò che è avvenuto sul circuito di Marina Bay nel finale della gara del GP di Singapore della Formula 1 2024 dominata da Lando Norris è stato motivo di ulteriori frizioni tra i due team che si contendono i titoli iridati, McLaren e Red Bull.

Il boss della squadra britannica, Zak Brown, infatti, dopo esser stato trovato in fallo per quel concerne l'ala posteriore con mini-DRS utilizzata sulle MCL38 a Spa, Monza e Baku (con la FIA che, spronata proprio dagli austriaci, ha intimato loro di non utilizzare più quella soluzione illegale), ha colto l'occasione per rispondere con la stessa moneta, dichiarando infatti che porrà domande alla Federazione Internazionale in merito all'inutile giro più veloce  messo a segno al termine del Gran Premio di Singapore allo scopo, a suo dire, di penalizzare la McLaren e favorire la Red Bull, dal pilota Racing Bulls Daniel Ricciardo (in quello che sembra stato essere il suo ultimo GP in Formula 1).

Tutto nasce dalla decisione della Racing Bulls di richiamare ai box il pilota australiano che si trovava al 18° posto per un secondo pit-stop per montare un nuovo set di gomme soft allo scopo evidente di mettere a segno il giro veloce della gara (che in quel momento apparteneva al leader della corsa Lando Norris), senza però poter prendere il punto aggiuntivo per chi lo detiene alla bandiera a scacchi in quanto viene assegnato solo se ad effettuarlo è stato un pilota che ha chiuso in top-10 nell'ordine d'arrivo.

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Un aiuto indiretto dunque alla sorella maggiore Red Bull e all'attuale leader della classifica piloti Max Verstappen che anziché perdere 8 punti sul più immediato inseguitore, ne ha persi "solo" sette mantenendo così 52 lunghezze di vantaggio sul britannico della McLaren quando mancano 6 GP (di cui 3 con Sprint Race) al termine del campionato.

Un punto all'apparenza ininfluente ai fini della lotta per il titolo iridato ma che in realtà riveste una discreta importanza perché consente a Max Verstappen di poter vincere il mondiale, anche nel caso Norris dovesse vincere tutte le restanti gare (Sprint comprese) effettuando anche il giro veloce, a patto che arrivi sempre in seconda posizione. Un piccolo vantaggio che l'olandese è stato ben lieto di prendersi e che il muretto della Red Bull ha sottolineato con grande soddisfazione nel team radio finale.

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In quella circostanza infatti l'ingegnere di pista del tre volte campione del mondo, Gianpiero Lambiase, ha messo a conoscenza Verstappen del favore fatto loro da Ricciardo ("Il tuo vecchio amico Daniel ha fatto il giro più veloce alla fine") che ha sua volta ha risposto ringraziando l'ex compagno di squadra ("Grazie, Daniel!"). Un team radio che ha puntato ulteriormente i riflettori sulla vicenda facendo infuriare, e non poco, il CEO della McLaren Zack Brown che da anni porta avanti una battaglia riguardo ai possibili favoritismi in pista tra team appartenenti alla stessa proprietà (in questo caso la Red Bull)  che sulla carta (e secondo il regolamento) devono essere avversari.

"È un gioco di squadra tra team A e team B che non pensavo fosse consentito…Ma non è la prima volta che lo vediamo, e probabilmente non sarà l'ultima. Sicuramente chiederò spiegazioni in merito. È qualcosa di cui ho parlato in passato e penso che spieghi esattamente ciò che è successo, perché credo che non avrebbero mai fatto quella sosta per fare una cosa che non ti può portare nessun punto" ha detto Brown ai microfoni di SiriusXM.

Il numero uno della McLaren dunque ha colto l'occasione per gettare nuove ombre su un Mondiale di Formula 1 2024 che tra ali flessibili e mini-DRS ha già costretto la FIA ad intervenire in corsa per puntualizzare regole, indire nuovi test, bandire alcune soluzioni, in corso d'opera. Brown ha difatti espresso preoccupazioni in merito al gioco di squadra tra Red Bull e Racing Bulls alimentando anche sospetti che nella sua lotta per i titoli iridati McLaren e Lando Norris dovranno lottare con quattro piloti e non solo con i due, Max Verstappen e Sergio Perez, della scuderia guidata da Christian Horner.

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Team principal della Red Bull che rispondendo sul motivo per il quale Daniel Ricciardo sia andato a rischiare così tanto pur non potendo conquistare il punto aggiuntivo del giro veloce ha spiegato: "Ogni team ha la sua indipendenza. E poi ricordate che il pilota che effettua il giro veloce riceve un bonus economico". E anche il numero uno del muretto della Racing Bulls, Laurent Mekies, ha rivendicato la propria indipendenza nel prendere quella decisione: "Dato che questa poteva essere l’ultima gara di Daniel, volevamo dargli la possibilità di godersela e di uscire con il giro più veloce" ha infatti chiosato il francese ex Ferrari spiegando dunque che, alla luce del quasi certo avvicendamento immediato tra Ricciardo e Liam Lawson, volevano regalare un'uscita di scena trionfale dalla Formula 1 al pilota australiano.

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