video suggerito
video suggerito

Verstappen reagisce ai sospetti sull’ala flessibile della McLaren: “Lo vedo io, lo vedono tutti”

Il video condiviso sui social da Jos Verstappen, padre di Max, ha rinfocolato la polemica nella settimana del Gran Premio in Bahrain. Perché la FIA non è intervenuta finora? La risposta è duplice.
A cura di Maurizio De Santis
134 CONDIVISIONI
Immagine

A Jos Verstappen, papà del quattro volte campione del mondo, è bastato un semplice retweet di un video comparativo per scatenare un vespaio di sospetti e insinuazioni sulla questione dell'alettone posteriore flessibile della McLaren. Averlo fatto dopo Suzuka e nella settimana che porta al Gran Premio in Bahrain è stato anche peggio: vale più di mille parole, anche le più perfide, sull'argomento che rappresenta un nervo scoperto, una coda velenosa rispetto a quanto accaduto nella scorsa stagione e all'intervento della FIA al riguardo.

Cosa si vede nel video comparativo di McLaren e Red Bull

La breve clip condivisa sui social mostra le riprese della telecamera che, diretta verso il retrotreno, registra il differente movimento a confronto: l'ala posteriore della monoposto papaya sembra muoversi molto di più rispetto a quella della Red Bull, con tutto ciò che ne segue in termini di prestazioni a cominciare da quella che in gergo può essere definitiva una minore resistenza all'avanzamento.

Perché la FIA non ha aperto indagini sulle monoposto papaya

La prima domanda che sorge dopo aver visionato quel filmato è: com'è possibile che la Federazione non intervenga? La risposta è duplice: nessuna scuderia ha presentato una denuncia formale che possa motivare l'apertura di un'indagine; un'inchiesta è possibile solo di fronte a una chiara ed evidente violazione delle norme che evidentemente la FIA non deve aver rilevato attraverso i dispositivi montati sulle vetture. Si tratta di apparecchi ad alta definizione che limitano al massimo il margine di errore/equivoco che può essere generato dalle oscillazioni della stessa telecamera provocate dai sussulti delle macchine, tanto in fase di frenata quanto d'accelerazione.

Verstappen: "Non sono io che devo far rispettare le regole"

La questione del ‘mini-DRS' (tornata in auge nelle scorse settimane per opera della Red Bull) non poteva passare inosservata anche alla luce del successo nel Sol Levante di Max Verstappen, adesso -1 dal leader del Mondiale di F1, Lando Norris. La reazione del quattro volte campione olandese getta benzina sul fuoco. "Sì, ho visto i video. Ma non sono io che faccio le regole né devo controllare se sono rispettate da tutti. Questo deve farlo la FIA. Quello che vedo io, lo vedono tutti… personalmente, posso solo restare concentrato sulla mia macchina e non parlare di come alcuni team interpretino le norme".

Flessibilità dell'ala posteriore e concetto di mini DRS sono stati già oggetto di forte revisione da parte della Federazione che, in occasione del Gran Premio di Spagna (in programma a giugno), ha annunciato test anche più fiscali in particolare per l'anteriore.

134 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views