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Verstappen protesta dopo Melbourne, è colpa della Safety Car: “Dobbiamo indagare”

Al termine del GP d’Australia di Formula 1 2022 il pilota della Red Bull Max Verstappen si è molto lamentato per la velocità tenuta della Safety Car Aston Martin sulla pista di Melbourne chiedendo alla F1 che indaghi a riguardo.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP d'Australia di Formula 1 2022 ha regalato grandi emozioni soprattutto ai tifosi della Ferrari con Charles Leclerc che ha portato a casa la seconda vittoria stagionale che gli permette di allungare sensibilmente in vetta al Mondiale piloti. Grazie anche al problema alla RB18 che ha eliminato dalla competizione Max Verstappen, per il monegasco è stato un finale di gara abbastanza tranquillo fino al traguardo, fatta salva la sua paura che qualcuno gli soffiasse il giro più veloce e quindi il punto aggiuntivo.

Prima che l'olandese fosse costretto al ritiro lasciando quindi strada libera all'alfiere del Cavallino, però, c'è stato un momento in cui il primo posto del ferrarista scattato dalla pole è stato messo in discussione, ossia quando la Safety Car è entrata in pista in seguito all'incidente di Sebastian Vettel azzerando di fatto il tranquillizzante gap che il 24enne di Monte-Carlo era riuscito a mettere tra sé e il più immediato inseguitore fin lì.

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L'episodio è stato oggetto di discussione dopo la gara ma non per una qualche controversia regolamentare bensì per la velocità con cui la Safety Car ha guidato il gruppo nel tempo in cui è stata in pista. Dopo la corsa infatti molti piloti si sono lamentati per la lentezza dell'Aston Martin V8 Vantage (che dallo scorso anno viene usata in alternativa alla Mercedes-AMG GT Black Series in alcune gare del Mondiale F1) guidata dal solito Bernd Maylander sul tracciato dell'Albert Park.

In quel momento difatti quasi tutti i driver erano in pista con gomme dure e, a quella velocità così ridotta, hanno fatto un enorme difficoltà a portarle in temperatura in vista della ripresa della gara. Tra questi quello che più di tutti si è lamentato della lentezza della Safety Car Aston Martin è stato il campione del mondo in carica Max Verstappen che ha chiesto alla Formula 1 di indagare su questa sensibile differenza tra le due auto che si alternano di Gran Premio in Gran Premio:

"È piuttosto terribile il modo in cui abbiamo dovuto guidare dietro la safety car – ha infatti detto l'infuriato pilota della Red Bull al termine della corsa australiana –. Già c'era poco grip e poi anche la safety car andava così lentamente che sembra fosse una tartaruga. Incredibile – ha poi proseguito un furibondo Verstappen –. Andavamo a 140 km/h sul rettilineo anche se non c'era nessun auto danneggiata, quindi non capisco perché dovevamo andare così piano. Dobbiamo indagare".

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Lo stesso olandese dopo la gara ha anche sottolineato come, a suo parere, vi sia una sostanziale differenza in termini di andatura quando come Safety Car viene utilizzata l'Aston Martin (usata per la prima volta in stagione proprio qui in Australia) o la Mercedes (di scena invece nei primi due GP dell'anno in Bahrain e Arabia Saudita):

"Sicuramente la safety car Mercedes è più veloce per via dell'aerodinamica extra, perché questa Aston Martin è davvero lenta. Abbiamo sicuramente bisogno di più grip, perché le nostre gomme erano molto fredde" sono state difatti le parole a riguardo di Max Verstappen.

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La questione è stata anche oggetto di un simpatico siparietto andato in scena nel corso della conferenza stampa post gara nel quale George Russell scherzando ha vantato la superiorità della safety car della casa per cui corre: "Non abbiamo problemi con la safety car Mercedes. La Mercedes-AMG è almeno cinque secondi al giro più veloce della safety car Aston Martin, il che fa una grande differenza" ha difatti detto l'inglese beccandosi la pronta risposta ironica del vincitore della gara Charles Leclerc. "Allora serve una Safety Car Ferrari così sarà 5 secondi al giro più veloce di quella Mercedes" ha difatti aggiunto ridendo il monegasco scherzando sull'attuale differenza tra la sua F1-75 e la W13 del britannico.

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