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Verstappen ora può dirlo, quando ha capito di aver vinto il Mondiale: uno schiaffo alla Ferrari

Dopo aver conquistato la matematica certezza di aver vinto il Mondiale di Formula 1 2022 Max Verstappen ha rivelato il momento del campionato in cui ha capito che avrebbe portato a casa il titolo: la sua rivelazione suona come uno schiaffo alla Ferrari e a Charles Leclerc.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo aver conquistato il titolo iridato nel Mondiale della Formula 1 2022 con quattro gare d'anticipo Max Verstappen ha rivelato alcuni dettagli riguardo all'attuale stagione che lo ha visto lottare, almeno nella prima parte di stagione, con il pilota della Ferrari Charles Leclerc. E uno di questi sembra essere proprio uno "schiaffo" alla scuderia di Maranello e al lavoro svolto nel corso del campionato vinto poi con largo anticipo dall'olandese della Red Bull.

Nella conferenza stampa riservata al neo-campione del mondo dopo il verdetto del GP del Giappone infatti il 25enne ha infatti rivelato il momento in cui ha capito che avrebbe vinto anche questo titolo Mondiale: "Credo che il momento in cui ho pensato che avremmo vinto sia stato dopo la gara del Paul Ricard, quando il vantaggio è aumentato sensibilmente. Avevamo un'auto abbastanza competitiva, sapevo che la lotta con la Ferrari sarebbe stata serrata nelle gare successive, ma mi sono detto che quello che avevamo raggiunto era un distacco che non avremmo potuto più dilapidare". 

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Dopo il GP di Francia dunque Max Verstappen aveva capito che si sarebbe laureato campione del mondo. Nulla di strano, se non fosse che ripercorrendo a ritroso il Mondiale 2022, questa sua affermazione sembra confermare una scarsa considerazione degli avversari con cui fin lì aveva lottato alla pari. Dopo la gara del Paul Ricard infatti al termine della stagione mancavano ancora 10 corse e 2 sprint race con un bottino di punti ancora a disposizione di Leclerc e della Ferrari tale da poter ribaltare tranquillamente la situazione di classifica che in quel momento vedeva il pilota Red Bull avanti di 63 punti sul monegasco. Un vantaggio cospicuo dunque ma non tale da giustificare la certezza di conquistare il titolo iridato con ancora mezzo calendario da disputare.

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Evidente dunque che a fornire quella certezza all'olandese a quel punto della stagione sia stato altro, ossia la scarsa considerazione dei rivali che fin lì avevano sì dimostrato di poter lottare alla pari con lui e la RB18. Dopo la gara del Paul Ricard infatti la lista degli errori strategici del muretto della Ferrari (a Monte-Carlo e Silverstone i più gravi), di quelli commessi in pista da Leclerc (Imola e proprio Le Castellet) e dei problemi di affidabilità della F1-75 (clamorose le rotture improvvise mentre il monegasco era in testa a Barcellona prima e a Baku poi), era già lunga. Tale, questa sì, per dare la consapevolezza a Max Verstappen di poter vincere agevolmente il Mondiale (come poi è stato).

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Oltre alla scarsa considerazione per quello che si era visto fin lì in stagione, l'affermazione dell'olandese suona come uno schiaffo alla Ferrari anche per quel che riguarda le capacità di sviluppo della vettura a stagione in corso. Fin lì infatti a livello di prestazioni non c'erano grandi differenze tra la sua RB-18 e la F1-75. Anzi, addirittura, prima del GP di Francia Leclerc a bordo della rossa aveva vinto il GP d'Austria su quella che è la pista di casa della Red Bull. Evidente dunque che l'olandese non abbia mai preso in considerazione l'ipotesi che da Maranello potessero portare degli sviluppi alla vettura di Leclerc migliori del pacchetto di aggiornamenti che la Red Bull aveva studiato per la sua RB-18.

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