Verstappen nervoso spiazza la Red Bull a Singapore: rientra ai box e genera il caos
Max Verstappen è arrivato a Singapore con l'obbiettivo di allungare la sua incredibile striscia di vittorie consecutive nel Mondiale di Formula 1 2023 attualmente a quota dieci successi di fila, ma il suo debutto sul circuito cittadino di Marina Bay non è stato quello che si aspettava. Nelle prime due sessioni di prove libere del GP di Singapore infatti la Red Bull è sembrata mal adattarsi al tracciato con l'olandese e il compagno di squadra Sergio Perez molto lontani dalle Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc (le più veloci sia nelle FP1 che nelle FP2) nella simulazione di qualifica.
Una situazione inedita dunque per il quasi tre volte campione del mondo (il titolo iridato l'ha già abbondantemente ipotecato avendo un vantaggio di quasi 150 sul più immediato inseguitore in classifica) che, per la prima volta in stagione, si è ritrovato a guidare una monoposto non perfetta (tra l'altro su un circuito cittadino che non ama particolarmente nonché uno dei pochissimi, tra quelli in calendario, sul quale non è riuscito mai a trionfare in carriera).
Una situazione che ha innervosito, e non poco, l'indiscusso leader del Mondiale che, nel bel mezzo della seconda sessione di libere, dopo un chiaro gesto di stizza (ha tirato un pugno sul volante della sua RB19), è stato protagonista di un curioso episodio, figlio proprio di questo suo evidente malcontento per le prestazioni della sua vettura non in linea con le aspettative. Dopo aver effettuato una serie di giri lanciati con gomme soft il 25enne di Hasselt accusando un pesante ritardo di sette decimi rispetto alle prestazioni cronometriche messe a segno dai due ferraristi (e finendo anche dietro alle Mercedes di Russell e Hamilton, all'Aston Martin di Alonso, alla McLaren di Norris e al compagno di squadra) ha deciso di abortire la simulazione di qualifica anticipatamente per far rientro ai box.
Nulla di strano se non fosse che Max Verstappen non ha comunicato a nessuno la sua decisione spiazzando dunque il muretto Red Bull e, soprattutto, i suoi meccanici che si sono accorti del suo arrivo solo quando era ormai abbondantemente all'interno della pit-lane. Quest'ultimi infatti in fretta e furia hanno dovuto liberare la piazzola per evitare che l'olandese colpisse gli oggetti e le pistole idrauliche posizionate in quell'area.
Presi alla sprovvista anche tutti gli altri meccanici che senza indossare tute e caschi sono corsi verso la monoposto dell'olandese per effettuare tutte le operazioni che di norma si svolgono ogni qual volta un pilota rientra ai box durante le prove libere non per un semplice cambio gomme. Si vedono difatti uomini Red Bull correre per posizionare i ventilatori per raffreddare i radiatori, altri che corrono mentre tentano di indossare il casco, e altri che si affrettano a liberare il box per mettere la macchina al suo interno, poggiarla sui cavalletti e intervenire su di essa.
Un episodio dunque insolito per la scuderia che si appresta a vincere il secondo Mondiale costruttori di fila e per un pilota che ha fin qui dominato l'intera stagione. Insolito come il verdetto della pista di Singapore dopo le prime due sessioni di prove libere che ha evidentemente mandato in confusione Max Verstappen e il team Red Bull come mai accaduto prima d'ora in questo campionato che li ha visti fin qui padroni indiscussi.