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Verstappen lascia la serie sulla Formula 1 di Netflix: “Inventano cose che non esistono”

Alla vigilia del GP degli Stati Uniti il leader del Mondiale di Formula 1 2021 Max Verstappen ha rivelato di non voler più prendere parte alle riprese di “Drive to Survive 4”, la serie prodotta da Netflix che mostra il dietro le quinte del Circus. Il motivo di questa decisione è il modo in cui alcuni fatti sono stati raccontati nelle prime tre stagioni della serie.
A cura di Michele Mazzeo
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L'obiettivo dichiarato di Liberty Media fin dal suo arrivo al timone della Formula 1 è quello di rendere più popolare il campionato automobilistico anche in quei Paesi in cui storicamente non ha grande appeal nonché avvicinare anche le nuove generazioni. La serie prodotta da Netflix "Drive to survive", arrivata ormai alla quarta stagione, rientra proprio in questo piano di espansione, ma adesso inizia a trovare opposizione tra quelli che dovrebbero esserne i protagonisti indiscussi, ossia i piloti F1, con l'attuale leader del Mondiale Max Verstappen che ha addirittura deciso di non farne più parte rifiutandosi di lasciare interviste davanti alle telecamere di Netflix.

Ed è proprio alla vigilia del GP degli Stati Uniti ad Austin, patria di Liberty Media nonché terreno di caccia prediletto per aumentare il bacino di appassionati alla Formula 1, che il pilota olandese della Red Bull ha rivelato che da un po' di tempo non partecipa più alla serie nonostante, con grande probabilità, la quarta stagione, le cui riprese sono in corso, si baserà sulla rivalità tra lui e il rivale per il titolo iridato Lewis Hamilton: "Capisco che questo deve essere fatto per aumentare la popolarità [della F1] negli Stati Uniti . Ma da parte mia, come pilota, non mi piace farne parte" ha infatti detto Verstappen in un'intervista rilasciata ad Associated Press prima della gara statunitense della F1 2021.

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Il motivo? La versione dei fatti un po' romanzata fatta da Netflix nelle prime tre stagioni mandate in onda, in particolare l'esasperazione della rivalità tra Lando Norris e Carlos Sainz, allora compagni in McLaren, che invece non sembra corrispondere alla realtà tanto che tanti protagonisti del Circus (in primis il CEO McLaren Zak Brown e il team principal Red Bull Chris Horner) hanno criticato la narrazione fatta da Netflix in Drive to Survive 3: "Hanno inventato rivalità che in realtà non esistono. Così ho deciso di non farne parte e non ho più rilasciato un'intervista perché in realtà non c'è nulla da mostrare – ha infatti spiegato Max Verstappen a riguardo –. Non sono proprio il tipo da fare drammaturgia, voglio solo fatti e cose reali".

L'olandese della Red Bull non ha però perso il consueto sarcasmo tanto che quando poi gli è stato chiesto se avesse davvero una rivalità con Lewis Hamilton, la sua risposta, non priva di ironia, è stata: "Probabilmente sarà il caso nel prossimo show di Netflix".

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