Verstappen inchiodato da un gesto e un diagramma segreto: l’incidente non è colpa di Hamilton
Hamilton o Verstappen? Chi è il principale responsabile dell'incidente nel Gran Premio di Silverstone di Formula 1? Dopo che il pilota olandese è finito fuori gioco e in ospedale (fortunatamente senza conseguenze), i commissari di gara hanno sanzionato il campione del mondo in carica con una penalità che non gli ha impedito di trionfare in casa, riavvicinandosi al leader della classifica iridata della Red Bull. C'è però chi ha voluto scagionare Lewis, ovvero il suo boss Toto Wolff che ha inviato un diagramma per spiegare quanto accaduto alla direzione di gara. E alla luce dell'analisi delle posizioni ammesse e non durante i sorpassi, sembra proprio che anche Verstappen abbia delle responsabilità nell'impatto che ha ulteriormente incendiato la F1.
Nel Circus non si parla d'altro se non dell'incidente tra Hamilton e Verstappen. Dopo le dichiarazioni al vetriolo di ieri, soprattutto sponda Red Bull (sia il pilota olandese che il team manager Horner hanno puntato il dito contro il campione del mondo in carica), sono emersi nuovi retroscena su quanto accaduto. Il direttore esecutivo della Mercedes Toto Wolff ha inviato infatti una mail al direttore corse della FIA Michael Masi. Nella stessa, il manager austriaco ha voluto condividere un diagramma in cui sono spiegate le posizioni delle vetture consentite e non durante le corse, le manovre che i piloti possono effettuare e quelle da evitare per non mettere a rischio la sicurezza altrui incappando anche in provvedimenti disciplinari. Masi alla richiesta di lettura di Wolff via radio, lo ha invitato a mandarla ai commissari di gara, gli stessi che hanno poi deciso di dare una penalità a Hamilton.
Toto Wolff ha voluto dimostrare, attraverso questo documento non pubblico, che Hamilton in occasione dell'incidente con Verstappen dal suo punto di vista era esattamente dove doveva essere. Sicuramente il campione britannico ha "forzato" la manovra, ma si può notare come fosse arrivato quasi alla pari con l'olandese della Red Bull. Nell'immagine esemplificativa mostrata dal manager Mercedes, viene evidenziato che in situazione di sorpasso, la ruota anteriore dell'auto che va all'attacco, è solo circa una larghezza di ruota davanti alla posteriore dell'auto in difesa, in quella che viene definita come "sovrapposizione significativa".
Una situazione che dunque "autorizza" il tentativo di sorpasso: "La curva è tua, a condizione che tu possa farla in modo pulito". Non una manovra "fuorilegge", ma aggressiva e che è stata punita infatti con la penalità. Le responsabilità però dell'impatto sono anche del pilota olandese che ha stretto troppo. Nelle immagini dell'abitacolo del pilota Red Bull, infatti si nota come quest'ultimo sterzi troppo verso destra, quando l'avversario è quasi alla pari, raddrizzando il volante prima di un'ulteriore sterzata per la curva. La sintesi? Sicuramente Hamilton ha forzato il sorpasso, avendo anche una traiettoria più stretta rispetto a quello effettuato dopo su Leclerc (che al contrario di Verstappen non ha stretto troppo), ma come evidenziato dalla Mercedes, la manovra non è stata così azzardata. Il gesto del pilota Red Bull al contrario evidenzia le sue responsabilità.