Verstappen ha sabotato Leclerc nel primo giro a Spa: “Spero non sia stata colpa mia”. E invece sì
Charles Leclerc ha chiuso il suo GP del Belgio urlando in radio due parole, tra l'altro ancor prima di sapere di essere stato retrocesso dal quinto al sesto posto a causa di una penalità: "Dannato strappo! Dannato strappo!". Ha sfogato tutta la rabbia per come sono andate le cose sul circuito di Spa contro uno "strappo". Una di quelle strisce che coprono la visiera dei piloti di F1 e possono essere strappate via durante la gara, per consentire di avere una visuale sempre pulita della pista. Un piccolo pezzo di plastica, in sostanza, ma è bastato a compromettere il suo GP ben oltre le difficoltà che la Ferrari avrebbe comunque riscontrato in un weekend dominato dalla Red Bull in ogni sessione. C'è un aspetto, però, che rende il tutto ancora più paradossale: lo "strappo" in questione è arrivato direttamente dalla monoposto di Max Verstappen, che ha involontariamente sabotato la gara del rivale.
Ma procediamo con ordine. Siamo nel primo giro, nel quale succede un po' di tutto. Verstappen e Leclerc partono delle retrovie, attenti ad evitare qualsiasi contatto, ma allo stesso tempo determinati nel guadagnare quante più posizioni possibile. A metà tornata l'olandese si ritrova alle spalle di Stroll con Leclerc attaccato e aggressivo nel tentativo di superarlo. Il canadese, a sua volta in bagarre, finisce per qualche istante sulla ghiaia e alza una nuvola di polvere che va a sporcare le visiere dei piloti alle spalle, come si può notare dall'on-board camera (a fondo pagina). Qualche metro più tardi, dunque, Verstappen decide di strappare la prima striscia dal casco e la butta via.
È il momento in cui, di fatto, prende una piega storta la gara di Charles Leclerc. Il pilota monegasco segue Verstappen a pochi metri di distanza. Lo strappo, nel giro di una frazione di secondo, viene risucchiato dalla Ferrari numero 16 e si va ad incastrare nell'impianto frenante dell'anteriore destra causando problemi alla vettura. Leclerc, dopo l'ingresso della safety car, inizia a sentire odore di bruciato ed è costretto a fermarsi per una prima sosta molto anticipata, che va a rovinare tutta la sua strategia.
Ma non è tutto. Perché la beffa, in questo caso, è beffa fino in fondo. La penalità nella quale è incappato Leclerc a fine gara, per aver superato i limiti di velocità nella corsia dei box, è stata causata da problemi ad un sensore messo fuori uso proprio dallo "strappo" lanciato da Verstappen. È stato lo stesso team principal Mattia Binotto a confermarlo nelle interviste post-gara: "Non stavamo utilizzando i soliti sensori per misurare la velocità perché si sono guastati dopo il surriscaldamento dell'anteriore destro a causa dello strappo di Max e il nostro sistema di recupero forse non era altrettanto preciso. È stata una situazione sfortunata".
Anche Verstappen ha dato la sua versione dei fatti, raccontando i momenti concitati del primo giro e la decisione di tirare via lo strappo: "Vedevo auto che andavano sulla ghiaia, tornavano in pista e cercavano di difendere la propria posizione. Volevo starne fuori senza perdere troppo tempo. Era tutto molto frenetico e sporco. Ho tirato via lo strappo perché non riuscivo a malapena a vedere qualcosa".
Dopo l'arrivo ha scoperto che il problema alla macchina di Leclerc era stato causato da uno strappo: "Me l'ha detto Carlos. È stato molto sfortunato, quando sei nel gruppo hai sempre paura che possa succedere, perché succede tutto molto velocemente. Spero non sia stata colpa mio, ho visto anche altri piloti strappare via le strisce". Ma in Ferrari sono sicuri, lo strappo arrivava dal caso di Max. Non avrebbe cambiato la storia del GP del Belgio, visto il dominio di Verstappen, ma senza quella piccola striscia di plastica forse Leclerc avrebbe vissuto un pomeriggio meno frustrante.