Verstappen fa le ore piccole la notte prima del GP Ungheria: la Red Bull sa tutto ma non dice nulla
Ci risiamo: Max Verstappen dorme poco, pochissimo, la notte prima di mettersi il casco per correre un Gran Premio di Formula 1 e dal canto suo la Red Bull – che sa tutto – non dice nulla al suo campione per indurlo a un comportamento non solo più professionale, ma anche tale da non generare rischi in pista per sé e per gli altri viste le poche ore di sonno. Il 26enne olandese ha una passione che non riesce a frenare per i videogiochi di simulazione motoristica ed è solito partecipare alle 24 ore virtuali, che tuttavia si svolgono sempre nei weekend. E poiché di giorno è impegnato con le corse ‘vere', tra le qualifiche e la gara, Verstappen si mette alla guida simulata nello stint notturno, tra il sabato e la domenica.
Verstappen al simulatore la notte prima dei Gran Premi: partecipa alle 24 Ore virtuali
Lo aveva fatto nei fine settimana dell'Arabia Saudita e di Imola, lo ha fatto anche stavolta durante il weekend del GP d'Ungheria, anche per sfogare la frustrazione per il beffardo terzo posto nelle qualifiche, appena 44 millesimi dietro il poleman Norris. Max si è dunque messo al volante del simulatore per dare il cambio ai suoi compagni del team RedLine, attaccando il suo stint nella 24 Ore virtuale di Spa-Francorchamps poco dopo la mezzanotte e finendolo alle 3 del mattino.
Guai del resto a far notare che questa non è esattamente la vigilia ideale di gara per un pilota di Formula 1, Verstappen già si è pronunciato al riguardo in maniera perentoria e che non ammette discussioni, escludendo qualsiasi possibile intervento della Red Bull: "Non ho chiesto il permesso di parteciparvi, sono un professionista e so come gestire le mie giornate, ognuno è libero di fare quello che preferisce il sabato sera", ha detto sul tema lo scorso maggio, quando nel corso del weekend di Imola ha preso parte alla 24 ore del Nurburgring virtuale.
Max alla Red Bull: "Alcune persone dovrebbero svegliarsi un po'"
Reduce da tre titoli mondiali di fila, Max può fare la voce grossa, la stessa che nelle scorse ore ha fatto nei confronti della sua scuderia, lamentando il terreno perso nei confronti dei competitor (purtroppo non la Ferrari che arranca ancora, ma la McLaren e la Mercedes). "Non tutti si rendono conto della situazione – sono le parole dure di Verstappen riportate dal quotidiano De Telegraaf – Con me, sanno che non cerco scuse. Sono sempre molto realista. Penso che alcune persone dovrebbero svegliarsi un po'". Insomma, piuttosto che guardare alle sue ore trascorse al simulatore, la Red Bull farebbe meglio a concentrarsi sullo sviluppo della vettura.