Verstappen è una furia in radio per tutto il GP Ungheria: sputa veleno su Red Bull e perde la testa
Nel GP d'Ungheria della Formula 1 2024, dopo tre anni e mezzo di dominio, Max Verstappen ha realizzato che la Red Bull non è più la macchina migliore in griglia. Una situazione a cui non era più abituato e che, non solo gli ha provocato grande frustrazione (come dimostrano i rabbiosi team radio andati in scena per tutta la gara rivolti a tutti gli uomini del muretto della scuderia austriaca) ma ha anche fatto riemergere quei vecchi difetti che sembravano ormai solo un lontano ricordo, cioè perdere la testa e rischiare di gettare alle ortiche l'intera gara nel momento in cui deve affrontare delle inaspettate difficoltà.
Il tre volte campione del mondo infatti si aspettava che con il nuovo pacchetto d'aggiornamenti introdotto proprio nel weekend magiaro, la sua RB20 tornasse ad essere la monoposto da battere e invece già in qualifica si è accorto che non sarebbe stato così dato che le due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri (rispettivamente poleman e runner-up nelle qualifiche, secondo e primo in gara) sono ancora migliori della sua Red Bull. E quei due pugni rifilati al volante della sua macchina al termine delle qualifiche sembravano erano un indizio abbastanza probante del fatto che l'aver visto disattese le sue aspettative gli ha procurato enorme frustrazione.
Inevitabile dunque che, a maggior ragione dopo aver indispettito la squadra per aver passato la notte di sabato al simulatore per correre la 24 Ore di Spa virtuale, in gara sarebbe bastata una minima scintilla per far esplodere la polveriera Red Bull e mandare in escandescenza quello che ad oggi è considerato unanimemente come il miglior pilota del lotto. E così è stato.
Fin da inizio gara infatti l'olandese ha cominciato a lamentarsi pubblicamente della macchina, del bilanciamento e delle difficoltà in frenata con toni e parole per nulla concilianti. Un lamento continuo con il suo ingegnere Gianpiero Lambiase che ha provato più volte a calmarlo, però senza successo. La frustrazione di Max Verstappen aumentava di giro in giro e così i suoi team radio diventavano sempre più velenosi: "Questa è la f****ta macchina che mi avete dato! Faccio quello che posso".
E con il passare dei giri, diventando sempre più evidente che non avrebbe potuto competere con le McLaren per le prime due posizioni, la sua frustrazione è gradualmente aumentata prendendosela anche con altre figure del team ritenute intoccabili come la stratega Hannah Schmitz: "No, non prendermi in giro adesso. Mi avete dato questa me***sa strategia, okay? Io sto cercando di salvare ciò che resta. C***o!" è difatti stata la brutale risposta data al suo ingegnere di pista che ironicamente gli aveva fatto notare che non stava seguendo le indicazioni dategli in precedenza ("Ecco una gentile introduzione (delle gomme, ndr)" aveva infatti sarcasticamente detto Lambiase).
La frustrazione aumenta così ancora di più e Max Verstappen spinge oltre il limite la sua Red Bull per passare Leclerc e Hamilton che, essendosi fermati prima di lui ai box, avevano sfruttato l'undercut per soffiargli la posizione. Dopo aver superato, a fatica ma senza intoppi, il pilota della Ferrari, il tre volte campione del mondo si è trovato a fare i conti con il vecchio rivale Lewis Hamilton che con una magistrale azione difensiva è riuscito a tenerlo dietro per diversi giri facendolo innervosire fino al punto da mandarlo in escandescenza tanto da provare a sorprenderlo in curva 1 frenando ben oltre il punto di corda.
Le cose non sono però andate come sperava con la sua Red Bull che colpisce la Mercedes del britannico planando in aria per poi atterrare in posizione corretta ma molto fuori dalla pista. Una manovra che dunque costerà poi la perdita di un'ulteriore posizione all'olandese alla bandiera a scacchi dove è transitato per quinto (e anche un'udienza davanti ai Commissari FIA un'ora dopo il termine della corsa che potrebbero quindi anche comminargli delle penalità).
A quel punto ecco che prosegue le sue lamentele in radio accusando Hamilton di essersi mosso in frenata (un modo per cercare di autoscagiornarsi da possibili azioni da parte degli Stewards) provocando però la dura reazione da parte del suo stesso muretto con il suo ingegnere di pista Gianpiero Lambiase che stanco dei tantissimi sfoghi del pilota lo ha tacciato di essere un bambino: "Non ho intenzione nemmeno di litigare via radio con gli altri team, Max. Lasceremo che i commissari facciano il loro dovere. È infantile alla radio. Infantile!" ha difatti chiosato l'uomo del muretto Red Bull stanco del comportamento del suo pilota.
Da lì silenzio fino al traguardo con Max Verstappen che però, anche dopo la bandiera a scacchi, non ha perso l'occasione per mostrare tutta la propria rabbia e frustrazione per l'inaspettata situazione in cui si è trovato in quel GP d'Ungheria in cui pensava invece di ritrovarsi nuovamente con una RB20 dominante o comunque al livello delle McLaren. Lambiase infatti lo avvertito che, in seguito all'incidente con Hamilton, appena sceso dalla vettura sarà visitato dal delegato medico del circuito per assicurarsi che non abbia riportato alcuna conseguenza dall'impatto. La risposta del tre volte campione del mondo però è stata ancora una volta colma di rabbia: "Possiamo mandare il delegato medico nell’ufficio degli steward, così potrà dare un’occhiata a loro! Sto benissimo" ha difatti detto in conclusione un Max Verstappen che evidentemente non ha preso bene questo duro ritorno alla realtà.