Verstappen e Hamilton, fuorionda dopo l’incidente: Max aveva appena concluso uno sfogo clamoroso
Max Verstappen in Ungheria quest'anno non ha vinto, ma è stato grande protagonista lo stesso. Perché è stato furioso dentro o fuori la pista. L'olandese, che pure aveva ed ha un margine enorme su Lando Norris in classifica, è stato nervoso già al sabato, quando ha sferrato due pugni sul volante nelle qualifiche, ma soprattutto domenica, dopo una notte quasi insonne per gareggiare al simulatore, è andato in escandescenza più di una volta: ha lottato oltre il limite con Hamilton e soprattutto è stato durissimo nei team radio con il muretto della Red Bull.
L'incontro tra Lewis e Max dopo l'incidente
Nel post gara c'è stato anche un gelido incontro tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, che al ring delle interviste si sono incrociati e si sono salutati freddamente dopo quanto accaduto nelle battute finale del GP d'Ungheria, dove c'è stato un incidente tra i due, il primo dopo quasi tre anni.
Entrambi erano e sono convinti di aver ragione e va da sé che quando si sono incrociati hanno fatto capire all'altro di avere ragione. Il saluto c'è stato, non troppo amichevole, ma nemmeno rabbioso. Hamilton porge la mano a Max, che accetta la stretta di mano, ma con viso puntuto gli dice: "Oh, parliamo dopo".
Perché in questa furiosa e calda domenica dell'Hungaroring il Verstappen curioso forse voleva anche, a parole, regolare qualche conto con il suo storico rivale, che in alcune interviste aveva risposto in modo furioso a chi chiedeva di scusarsi per le parole furiose e volgari in diretta mondiale nei team radio con la Red Bull in gara.
La versione di Hamilton sul contatto con Verstappen
Assolti entrambi con formula piena, anche se Max ha dovuto faticare un po', perché è stato convocato dai commissari. Il futuro pilota Ferrari con grande tranquillità nel post gara ha dato la sua opinione sull'incidente che ha coinvolto lui e Verstappen: "Abbiamo superato un doppiato, sono arrivato alla zona di frenata e poi Max è sembrato sorpassare la macchina dietro di me, quindi mi sono spostato per difendermi. Ho lasciato abbastanza spazio all'interno, ma Max si è bloccato. Stava seguendo una traiettoria diversa dalla mia. Stavo andando verso l'angolo e lui è arrivato di corsa. Sembrava un incidente di gara. È facile commettere errori del genere. Quindi non credo che ci debba essere alcuna ostilità. Ma ovviamente, da parte sua, ci sarà sempre".
I commissari non hanno agito perché di fatto li hanno giudicati colpevoli entrambi di leggere irregolarità e per questo il contatto è stato bollato come incidente di gara.
Max durissimo con muretto e strateghi della Red Bull
Nel mezzo le parole furiose via radio, riferite ad Hannah Schmitz, capo degli strateghi Red Bull, e in generale a tutto il muretto che a suo dire non lo avrebbe aiutato e anzi lo avrebbe messo in difficoltà: "Oggi devo salvarmi da solo dopo la pessima strategia che mi avete impostato. Le scelte strategiche sbagliate mi hanno messo in una posizione di svantaggio, costringendomi costantemente a lottare con gli altri, cercando di sorpassarli, e oggi non ha funzionato".
L'attenzione generale c'è stata però per le chiacchiere via radio con Gianpiero Lambiase, il suo ingegnere di pista che non ha provato a placarlo e che lo ha preso di petto dopo aver sentito: "Questa è una strategia di m***a", e gli ha risposto: "Non ho intenzione di litigare con altre scuderie. Gli steward faranno il loro dovere. Max ti stai comportando in modo infantile, infantile".
Le mancate scuse di Max dopo l'Hungaroring
Quelle parole, dette in mondovisione, sono state oggetto di alcune domande e al tre volte campione del mondo è stato chiesto se volesse scusarsi, la risposta è stata chiara: "Per me i critici possono tutti andare a farsi fot****", poi ha aggiunto: "Già mi è capitato in passato di usare la radio per esprimere la mia opinione ed è quello che ho fatto".
Sali scendi in Ungheria: Verstappen è quinto
Partito terzo, ma subito all'attacco di Norris e Piastri, si è trovato fuori alla prima curva, larghissimo si è infilato e ha preso la posizione, l'ha dovuta cedere prima dell'investigazione e si è rimesso al terzo posto. E lì è rimasto a lungo, sperava in una strategia vincente, ma per due volte gli strateghi Red Bull hanno deciso di attendere e l'undercut di Hamilton è stato vincente. Lewis è stato superato una prima volta, ma nello stint finale invece c'è stato il fattaccio. Corpo a corpo, stavolta è stato l'inglese a uscirne indenne. Alla fine è arrivato quinto.