Verstappen è campione del mondo F1 ma nessuno l’aveva capito: lui e Leclerc lo scoprono in diretta
Clamoroso epilogo per il GP del Giappone della Formula 1 2022 durato solo 29 giri a causa di una lunga sospensione dovuta alle avverse condizioni metereologiche sulla pista di Suzuka. Al termine della gara Max Verstappen festeggia la vittoria ma era certo di non aver conquistato ancora la matematica certezza del titolo iridato dato si attendeva una distribuzione dei punti ridotta (non essendo stati completati tutti i giri previsti) e anche avendo visto Charles Leclerc classificarsi in seconda posizione alla bandiera a scacchi (sul quale doveva guadagnare almeno 8 punti per essere sicuro del Mondiale).
Anche dopo la penalizzazione di cinque secondi comminata subito dopo l'arrivo al monegasco della Ferrari, scivolato così in terza posizione, l'olandese della Red Bull non pensava di poter ancora festeggiare il titolo di campione del mondo. Il 25enne infatti ha scoperto di aver vinto il Mondiale durante le interviste post-GP quando, subito dopo l'ufficialità della penalità a Leclerc, è stato richiamato al microfono della Formula 1 dall'intervistatore ufficiale per fare il tradizionale discorso del vincitore del titolo.
Nonostante ciò nessuno, compresi gli stessi Verstappen e Leclerc, fino alla cerimonia del podio era conscio del fatto che il pilota della Red Bull avesse conquistato i punti necessari per laurearsi campione del mondo con quattro gare d'anticipo rispetto al termine della stagione. A testimonianza di ciò c'è il surreale dialogo andato in scena tra l'olandese e il monegasco nella stanza del retro-podio (dove i piloti attendono la chiamata per salire sul podio).
Le immagini infatti immortalano l'olandese che insiste sul fatto di non aver conquistato i punti necessari: "Non sono campione del mondo" sono infatti le sue parole. Un'altra persona presente dentro la stanza gli fa invece notare che può festeggiare il titolo conquistato matematicamente. Dopo aver chiesto ulteriore conferma ("Ma siete sicuri?" prosegue difatti il pilota Red Bull) alla fine spiega da dove arrivino le sue titubanze a riguardo: "No perché la gente continua a ripetermi di no" ha difatti chiosato Verstappen piacevolmente sorpreso dal fatto di essersi sbagliato (stupore condiviso anche da Leclerc nel momento in cui è stato confermato che il rivale aveva conquistato aritmeticamente il titolo iridato).
Inevitabile chiedersi da cosa derivi questa incredibile confusione finale riguardo al titolo Mondiale ipotecato da Max Verstappen già a Suzuka. La risposta va ricercata nel regolamento della Formula 1 che in caso di gare con numero di giri ridotti rispetto a quelli originariamente programmati prevede un sistema di punteggi diverso a seconda di quante tornate sono state completate. Questa regola ha però un'eccezione: quando la gara si chiude perché è terminato il tempo limite massimo per lo svolgimento di un gran premio (tre ore), come avvenuto nel caso del GP del Giappone, i punti vengono assegnati in modo tradizionale. Verstappen, che alla vigilia doveva guadagnare 8 lunghezze su Leclerc e 6 sul compagno di squadra Perez, dopo la retrocessione in terza posizione del ferrarista si è ritrovato così a guadagnarne 7 sul messicano e 10 sul monegasco ottenendo dunque i punti necessari per avere la matematica certezza di essersi laureato campione del mondo F1 per la seconda volta in carriera.