Verstappen campione a Suzuka per un errore nel regolamento F1: nessuno l’aveva letto
Sono state tante le cose anomale successe durante la breve gara di Suzuka, ma una in particolare ha battuto tutte le altre: al termine della corsa nessuno, il vincitore Max Verstappen e Red Bull comprese, si era accorto che l'olandese avesse conquistato il titolo di campione del mondo. Lo stesso 25enne lo ha scoperto in diretta TV quando, subito dopo la notizia della penalità assegnata a Charles Leclerc per il taglio della chicane all'ultimo giro che ha fatto scivolare il monegasco al terzo posto nell'ordine d'arrivo, è stato richiamato al microfono della Formula 1 per il tradizionale discorso che deve effettuare il vincitore del titolo iridato. E, nonostante ciò, i suoi dubbi a riguardo sono proseguiti fino a pochi secondi prima della cerimonia del podio come dimostra il surreale dialogo andato in scena tra lui, Leclerc e un uomo della FIA nella stanza del retro-podio.
Anche la Red Bull ha ammesso di essere stata sorpresa dal fatto che il suo alfiere nel GP del Giappone avesse guadagnato i punti necessari per avere la matematica certezza di essere campione del mondo con quattro gare d'anticipo rispetto al termine della stagione. "Dai nostri conti sapevamo che ci mancava ancora un punto per vincere il titolo. Per Max e per la nostra squadra è stata una sorpresa, una meravigliosa sorpresa" ha infatti confessato il team principal Christian Horner dopo la gara.
E di sorpresa sono state colte anche le altre scuderie, a partire dalla Ferrari e dalla McLaren, che non hanno nascosto le proprie perplessità in merito ai conteggi fatta dalla FIA riguardo alla classifica piloti dopo la gara di Suzuka che ha creato una vera e propria "confusione" (come l'ha definita il numero uno della squadra del Cavallino Mattia Binotto).
C'è però un motivo per il quale a Suzuka si è creato questo cortocircuito riguardo al titolo conquistato da Verstappen: il fatto che nessuno si era accorto che la nuova regola introdotta dalla Federazione Internazionale sui punteggi da assegnare in caso di gare interrotte e non completate come da programma originale (come nel caso del GP del Giappone dove, a causa della lunga sospensione per bandiera rossa dovuta alle condizioni impraticabili della pista, sono stati disputati solo 29 dei 53 giri inizialmente previsti), introdotta per evitare che vi siano nuove gare-farsa come quella di Spa 2021, conteneva un "bug".
"Il modo in cui sono stati assegnati i punti oggi non è stato quello che tutti avevamo in mente" ha infatti ammesso il team principal della McLaren Andreas Seidl. E ancora più specifico è stato a riguardo Christian Horner che ha rivelato che nel paddock erano "tutti convinti che solo nel caso si fosse disputato almeno il 75% della gara (quindi almeno 40 giri a Suzuka, ndr) si sarebbero presi i punti pieni".
Evidente che, con le nuove regole, tutti credevano che, essendo stata completata poco più del 50% della gara, fossero assegnati i punti in maniera ridotta (nel caso specifico 19 al 1° classificato, 14 al 2°, 12 al 3°, 10 al 4°, 8 al 5°, 6 al 6°, 4 al 7°, 3 all'8°, 2 al 9° e 1 al 10°) e quindi che al termine del GP del Giappone, anche dopo la retrocessione di Leclerc in terza posizione in seguito alla penalità, Max Verstappen dovesse ancora guadagnare un punto su Perez e sul monegasco per ottenere la matematica certezza del titolo.
Nessuno infatti si era accorto che la nuova regola introdotta da questa stagione al fine di garantire che per l'assegnazione dei punti in un Gran Premio di Formula 1 debba essere completato un numero adeguato di giri (modificata dopo quanto accaduto nella gara di Spa dello scorso campionato) si limita a delineare cosa succede ai punteggi solo nel caso in cui "una gara viene sospesa e non può essere ripresa". E, di conseguenza, che tale regola non si applica al caso della gara di Suzuka dove la corsa è stata sospesa ma è poi ripresa concludendosi anticipatamente a causa del fatto che il tempo massimo per lo svolgimento della gara (tre ore dalla prima partenza) era scaduto.
Essendoci una lacuna legislativa riguardo al caso specifico (mai verificatosi prima nella storia della F1 e trascurato in fase di formulazione della nuova regola) se la gara si conclude in pista vengono assegnati i punti pieni. Di fatto dunque al termine della corsa di Suzuka gli uomini della FIA e della Formula 1 non hanno fatto altro che applicare il regolamento esistente.
Appare palese però che, essendoci un vuoto regolamentare, tale norma vada rivista: "Quando abbiamo letto il regolamento ci siamo accorti che l'eventualità verificatasi a Suzuka non è contemplata" ha infatti rivelato Christian Horner dopo il titolo conquistato a sorpresa da Max Verstappen che ha poi ammesso che "È un errore che, dopo i problemi di Spa dello scorso anno, il regolamento non sia stato setacciato a dovere".