Vasseur blinda Leclerc: “È il fulcro del progetto Ferrari, come lo era stato Michael Schumacher”
Da Baku riparte il Mondiale di Formula 1. Dall'Azerbaigian la Ferrari spera che inizi un nuovo campionato. Perché fin qui è stato un mezzo disastro. E il piatto piange, soprattutto per Charles Leclerc, che ha nel suo score due ritiri e un settimo posto. Poco e niente. Le sirene della Mercedes si sentono e da un po',il monegasco per ora le ha smentite, ma c'è chi è certo che ci sia una clausola segreta che può provocare l'addio di Leclerc.
Dall'Azerbaigian il team principal Frederic Vasseur ha provato a rassicurare sul futuro di Leclerc. E nella conferenza stampa del giovedì ha spiegato quali sono le sue idee e ha detto in modo chiaro qual è il suo modo di gestire la Ferrari: "Charles è chiaramente parte del progetto. Non è uno spettatore, è coinvolto nello sviluppo del team, ed è parto di quello sviluppo, perché anche lui sta maturando. Il suo contributo è essenziale sia dentro che fuori la pista. Finché gioca quel ruolo, allora siamo sulla buona strada".
Poi Vasseur ha aggiunto: "Ogni team si costruisce sempre intorno a un pilota come è successo con Lewis alla Mercedes, Michael alla Ferrari, Alonso alla Renault, potete trovare tanti esempi. Se guardiamo agli ultimi vent'anni è sempre stato così". Parole che probabilmente non sono state dette a caso. Il francese così dà realmente un ruolo centrale a Leclerc, che praticamente anche in modo ufficiale viene designato come prima guida. Cosa non accaduta mai nell'era Binotto. E nonostante al momento sia Sainz quello messo meglio in classifica.
Parole che comunque non faranno piacere a Sainz, che è parte integrante di questo team, ma che al tempo stesso ora ufficialmente sa di essere leggermente alle spalle di Leclerc, che a Baku, in un circuito che gli evoca tanti ricordi, prova il rilancio e cercherà di scacciare dubbi per il futuro: "Per ora sono completamente concentrato sul progetto in cui mi trovo oggi: che è la Ferrari. Come ho detto, mi fido ciecamente e sono fiducioso per il futuro. Poi si vedrà".