Valentino Rossi studia la Yamaha di Vinales: “Ha qualcosa di diverso nel setup e funziona meglio”
Non un esordio da ricordare per Valentino Rossi. Il Dottore nel GP del Qatar, primo round del Mondiale 2021 della MotoGP, alla prima corsa da pilota del team satellite Petronas dopo un'ottima qualifica che gli ha permesso di scattare dalla quarta posizione della griglia di partenza, in gara ha fatto flop finendo addirittura per qualche giro fuori dalla zona punti per poi chiudere al traguardo con un deludente 12° posto. Nonostante la nuova moto e il cambio di squadra, il veterano della classe regina del Motomondiale ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato lo scorso anno quando nelle sue due ultime gare con i colori del team ufficiale Yamaha a Valencia e Portimao aveva chiuso in entrambe le occasioni al 12° posto.
Ad amplificare la debacle del nove volte campione del mondo il fatto che mentre lui navigava nel retro del gruppo Maverick Vinales con la stessa moto, la Yamaha M1 ufficiale, dopo una partenza a rilento abbia risalito la china andando addirittura a vincere la corsa mentre Fabio Quartararo, che ha preso il suo posto nel team ufficiale della Casa di Iwata, ha chiuso con un onorevole quinto posto finale.
Dopo la gara Rossi ha analizzato il suo flop spiegando anche quale sia stato il motivo di questa debacle: "Stressiamo troppo la gomma posteriore, sembra che la prestazione cali e perda aderenza" ha detto infatti il 42enne di Tavullia al termine del GP del Qatar. L'esperto centauro marchigiano però ha anche evidenziato quale sia stato l'elemento principale che ha permesso agli altri due piloti in pista con la sua stessa moto di avere un rendimento nettamente superiore al suo arrivando al traguardo con un ritardo di 10 secondi e 742 millesimi dal vincitore Maverick Vinales che correva con la sua stessa moto:
"Rispetto a Quartararo e Viñales ho fatto una buona partenza – ha detto infatti il neo pilota del Team Petronas –, ma la Ducati era molto più forte di noi. Onestamente, la mia partenza non è stata male per il nostro livello. Maverick era con me all'inizio – ha poi aggiunto –, gli ho fatto i complimenti perché ha guidato alla grande. È positivo che vinca una Yamaha. Viñales ha qualcosa di diverso nel setup rispetto a noi e sembra che funzioni molto meglio – ha infine concluso Valentino –. Anche Quartararo è stato forte".
