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Valentino Rossi, sfogo contro Yamaha: “Usavo una moto non mia, ho bisogno che credano in me”

Valentino Rossi torna sul podio della MotoGP nel GP di Andalusia a Jerez ma non risparmia una frecciata al team Yamaha: “Usavo una moto che non era mia. Visto che ancora ci sono la Yamaha mi deve aiutare. Ho bisogno che credano in me”. Il team principal Jarvis: “I giapponesi hanno tutti i dati e dicevano di prendere un’altra direzione”.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel GP di Andalusia, seconda prova del Mondiale 2020 della MotoGP, Valentino Rossi (3° dietro a Quartararo e Vinales) è tornato sul podio a distanza di oltre un anno dall'ultima volta (Austin 2019). Un risultato insperato alla vigilia, soprattutto alla luce della pessima prestazione sua e della sua M1 nello scorso week end sullo stesso tracciato di Jerez de la Frontera. Il 41enne nove volte campione del mondo è apparso felicissimo dopo il terzo posto centrato, ma non ha risparmiato una frecciata alla Yamaha che, a detta dell'esperto pilota marchigiano, sembra averlo già quasi "accantonato" ancor prima del passaggio al team satellite Petronas che avverrà nel 2021.

È un podio importantissimo per me, quasi come una vittoria – ha infatti detto Valentino Rossi ai microfoni di Sky Sport –. Viene dopo un weekend frustrante, anzi dopo una stagione frustrante. Abbiamo cambiato. Non sono solo questioni tecniche ma anche politiche – ha poi aggiunto prima di entrare nello specifico –. Usavo una moto che non era mia. Visto che ancora ci sono la Yamaha mi deve aiutare. Ho bisogno che credano in me – ha quindi evidenziato il Dottore –. Io sono un pilota preciso, quando scendo dalla moto do indicazioni precise. Abbiamo dovuto lottare 4 giorni per fare quello che volevamo.

È dura perché ci sono tanti piloti che vanno forte ma fare gare come quella di domenica scorsa era troppo brutto per essere vero. Sicuramente è stata la gara più dura della moto GP. Devo ringraziare Uccio e la mia famiglia perché mi sono stati vicino. Quando la moto ha iniziato a farsi guidare come volevo io mi sono fatto trovare pronto. La Yamaha ha due piloti giovani, Vinales e Quartararo, – ha concluso – a me invece dicono ‘tu hai 41 anni, impara a guidare questa moto'".

Sulla questione è intervenuto anche Lin Jarvis, Managing Director della Yamaha, che ha riguardo ha dichiarato: “Noi abbiamo 4 piloti, tutti hanno un setting più o meno simile. Vale ha sempre avuto problemi con le gomme. Lui ha pensato di voler cambiare qualcosa. Continuare così non aveva senso – ha detto il numero uno della squadra corse della casa di Iwata –. Ha insistito, i giapponesi hanno tutti i dati e dicevano di prendere un'altra direzione. Lui ha insistito ed alla fine è venuto il risultato".

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