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Valentino Rossi rivive l’incubo dei box: “Mi si è gelato il sangue”. Ma non è stata colpa sua

Il clamoroso errore in occasione del pit-stop di Valentino Rossi, all’esordio sulle quattro ruote alla 3 Ore di Imola del GT World Challenge Europe, ha fatto il giro del mondo. La ricostruzione di quanto accaduto.
A cura di Marco Beltrami
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L'errore ai box di Valentino Rossi
L'errore ai box di Valentino Rossi

Non è proprio il caso di dire “buona la prima” per Valentino Rossi nella sua nuova vita a 4 ruote. Quanto accaduto nella prima gara ufficiale da pilota automobilistico del “Dottore” ha fatto il giro del mondo. La 3 Ore di Imola del GT World Challenge Europe si è chiusa con un 17° posto, ed è stata pesantemente condizionata dall'errore nella corsia dei box con Vale che non è riuscito a trovare quello del suo team. Una situazione che non si vede spesso in pista, e che è stata condizionata anche dalla confusione e dal traffico in zona box. Grande delusione per Rossi, che ha raccontato le emozioni di quei momenti concitati, di certo non piacevoli.

Il team WRT è partito alla 3 Ore di Imola con Nico Müller che al volante dell'Audi R8 numero #46 aveva ottenuto il 14° posto, con il tempo di 1'41.248. Il successore Valentino Rossi aveva fatto registrare il miglior tempo di 1:41.525 ma ha dovuto fare i conti, così come gli altri piloti, con l'ingresso in pista della Safety Car legato ad un precedente incidente. A quel punto approfittando della "neutralizzazione" della gara tutti sono stati richiamati ai box, e si è generato un traffico notevole sulla pit-lane. Il "Dottore" che si era già slacciato inoltre le cinture di sicurezza ha pagato dazio alla confusione e così a sorpresa non è riuscito a trovare il suo "angolo", costretto poi dunque a rientrare in pista per effettuare un nuovo giro. Il tutto con buona pace del meccanico addetto al "Lollipop" che aveva invano provato ad inseguirlo per "bloccarlo" in tempo. Gara inevitabilmente compromessa con il successore di Rossi, Frédérik Vervish che si è ritrovato imbottigliato e incapace di lottare per le prime posizioni.

Ovviamente Il team WRT ha supportato Valentino Rossi, non dimenticando il suo status di debuttante assoluto sulle quattro ruote. Il team principal Vincent Vosse ha voluto scagionare la leggenda del motociclismo, spiegando che il suo errore è dovuto soprattutto ai problemi di comunicazione dovuti anche al traffico nella corsia dei box. Nel post-gara il manager ha dichiarato: "Tutta l'attenzione, ovviamente, era su Valentino, ha fatto un ottimo lavoro, nessun errore e aveva un buon ritmo. C'è stato un problema di comunicazione. Non ha colpe per quanto accaduto in occasione del pit-stop, è qualcosa che dobbiamo analizzare, ma può succedere quando l'intero gruppo entra contemporaneamente nella corsia dei box".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche i compagni di Rossi, Müller e Vervisch che hanno voluto sottolineare anche i buoni tempi collezionati dal campione di Tavullia: "Vale si sarebbe meritato i primi 10 perché ha fatto un ottimo lavoro, nessun errore, buon ritmo, ma sfortunatamente c'è stata questa cattiva comunicazione al pit-stop. È un peccato certo, ma c'è molto di positivo in vista delle prossime gare".

Quello che è certo è che Valentino Rossi sicuramente ha maturato un'esperienza importante a Imola. Le immagini della telecamere interna alla sua auto hanno mostrato il suo shock al momento dell'errore nella corsia dei box, con lo sguardo quasi spaventato dopo essersi reso conto del mancato approdo dai suoi meccanici. Momenti a dir poco concitati che Valentino ha poi raccontato con queste parole: "Il mio meccanico è stato coperto dall'arrivo di un'altra macchina. Lo cercavo, ma era in ritardo: ho guardato, guardato, guardato… ma lui non c'era. Quando ho capito che era passato  il mio box mi si è gelato il sangue. Con un po' di esperienza in più le prossime volte cercherò di capire quale è la mia zona dove fermarmi senza guardare il meccanico del lollipop".

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