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Valentino Rossi racconta il Covid: “Trattato come un appestato”

Valentino Rossi ha parlato del Covid-19 nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sport. Il pilota pesarese, che correrà con la Yamaha ufficiale domani per l’ultima volta a Portimao prima di passare nel team Petronas, ha definito il Coronavirus come un’esperienza della quale avrebbe fatto volentieri a meno.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Valentino Rossi ha parlato dell'argomento Covid-19 in un'intervista esclusiva rilasciata a Sky Sport. Il pilota pesarese correrà domani a Portimao, nel Gran Premio in Portogallo, per l'ultima volta, con la Yamaha ufficiale. Il ‘Dottore', che nel 2021 correrà con il team Petronas, ha dovuto saltare due gare dell'ultimo Motomondiale, proprio a causa della positività al Coronavirus. In una stagione che gli avrebbe potuto consentire anche di vincere visto il forfait di Marquez e la mancata continuità della ducati di Dovizioso.

Deciderà se smettere o meno solo la prossima estate anche se l'obiettivo resta quel 10° Mondiale. Rossi ha parlato del contagio al Covid come un'esperienza della quale, ovviamente, avrebbe fatto volentieri a meno: "Mi hanno trattato un po' come un appestato" ha detto nel corso dell'intervista. La gara di domani a Portimao, sarà comunque celebrativa per lui, l'ultima passerella con quella moto, quei colori, che hanno fatto la storia del Dottore nella Moto Gp e in generale nei motori.

Valentino Rossi racconta l'esperienza con il Covid

Valentino Rossi ha saltato due gare del Motomondiale a causa del Covid-19. Il virus non gli ha permesso di concludere al meglio la sua esperienza con la Yamaha ufficiale ma gli ha comunque concesso l'ultimo passerella a Portimao prima di passare in Petronas. "Un'esperienza della quale avrei fatto a meno volentieriha dichiarato nel corso dell'intervistapuoi fare poco, solo aspettare che arrivi l'esito". Il "Dottore" ha parlato degli affetti, anche i più cari come la mamma, che in quei momenti cercavano di evitare di abbracciarlo: "Mi hanno trattato un po' come un appestato – ha continuato Valentino – di solito la gente vuole abbracciarmi, mi ha fatto impressione".

L'assenza dalle corse è stato sicuramente pesante per Rossi, costretto a guardare dall'esterno la fine del Motomondiale. Sorpreso e contento da Franco Morbidelli ("Abbiamo cresciuto una serpe in seno"), Rossi ha mostrato tutta la sua amarezza per non essere riuscito a scendere in pista: "Sono sempre stato bene ma non ho mai avuto paura – ha specificato – non riuscire a correre è stato un dispiacere". Valentino ha voluto anche fare i suoi complimenti a Joan Mir, campione del mondo 2020 con la Suzuki: "È campione del mondo e posso solo fargli i complimenti – ha detto – vincendo un campionato meritatissimo".

Rossi ha ancora ben impresso l'obiettivo principale: il decimo mondiale. Il "Dottore" non si nasconde, anzi, si è esposto più del dovuto sul suo futuro in Moto Gp: "Il decimo mondiale resta l'obiettivo, ma anche fare dei podi ed essere protagonisti la domenica in gara andrebbe bene".

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