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Valentino Rossi punge Marquez: “I piloti non hanno più paura di lui”

Domenica scatta il Mondiale di MotoGp, sarà la 26sima stagione in sella per Valentino Rossi che a 42 anni ha ancora voglia di stupire e vincere. “Se mi diverto e riesco a essere competitivo per vincere o per il podio, se riesco a restare tra i migliori cinque della stagione allora non mi fermo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il conto alla rovescia per il Mondiale di MotoGp è iniziato. Si comincia domenica 28 marzo (e per due week-end consecutivi) in Qatar. Adulti e vaccinati, pronti alle prossime sfide che si snoderanno attraverso un circuito lungo 19, forse 21 Gran Premi. Si scatta sulla pista di Losail poi si fa tappa in Europa e in Asia prima del gran finale a Valencia con l'incognita legata all'evoluzione della pandemia e alla possibilità di affrontare anche viaggi più impegnativi in America o Indonesia.

Il rombo dei motori prenderà il posto delle parole a breve, ascoltare quelle di Valentino Rossi serve a calarsi nel clima. Basta ascoltare cosa dice di Marc Marquez che, dopo un anno fuori per infortunio, sta per rientrare. Pronunciare il nome dello spagnolo dinanzi al ‘dottore' è un po' come fare una provocazione. Il duello con lo spagnolo gli ha sottratto la decima gioia della carriera, fermando a 9 l'asticella dei Mondiali conquistati. E le ‘sportellate' sull'asfalto hanno alimentato una rivalità epica. La risposta del pilota di Tavullia è altrettanto pungente.

Il rientro di Marquez? Non mi cambia nulla – ha ammesso Rossi nell'intervista a Repubblica -. Credo che lo vedremo in pista a partire dalla prima gara (poi è arrivata l'ufficialità del forfait, ndr). E presto sarà anche più forte di prima. Va detto, però, durante il suo periodo di assenza gli altri ragazzi sono cresciuti molto. E non hanno più paura di lui.

Il numero 46 è un must che lo accompagna da una vita e fa il paio con il 42 che indica gli anni sulla carta d'identità. È la 26sima stagione in sella ma non dite a Rossi se si sente vecchio anche se ha quasi 20 anni di più del compagno di scuderia, Morbidelli. Correrà ancora un anno e poi? E poi sono fatti suoi…

Dipenderà da come vanno le cose nel 2021 – ha aggiunto il dottore -. Se mi diverto e riesco a essere competitivo per vincere o per il podio, se riesco a restare tra i migliori cinque della stagione allora non mi fermo. Altrimenti, non ha più senso fare tanta fatica. Io vecchio? Diciamo che gli anni pesano perché recuperi molto più lentamente dopo le gare. Ma io mi sento benissimo.

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