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Valentino Rossi non si ferma: continua in moto o passa alle auto

Se il pesarese deciderà di non continuare a correre con la moto del team satellite Srt, passerà all’endurance auto. “Magari correndo le gare più belle” dice l’amico Uccio. Il fratello Marini: “Correre insieme resta un sogno, prima dovrà avere voglia di continuare”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi / GettyImages
Valentino Rossi / GettyImages

Valentino Rossi ha chiesto di avere più tempo per decidere. Un periodo di “sette, otto gare”, che terminerà tra la tappa del Mugello e la successiva a Barcellona, dal quale dovrà capire se il passaggio al satellite Srt potrà essere una prospettiva concreta per restare in MotoGP anche nel 2021. Altrimenti, se deciderà di smettere con le moto, il nove volte campione continuerà con le auto. Magari correndo alcune delle gare più belle del mondo…. – dice al Corriere della Sera Uccio Salucci, miglior amico del pesarese e responsabile dei team VR46 in Moto2 e Moto3, fermamente convinto delle future intenzioni del pesarese.

Rossi non si ferma: nuova ipotesi per il 2021

In occasione della presentazione della squadra, quest'anno al Ranch di Tavullia, a finire al centro dei discorsi è inevitabilmente stata la decisione della Yamaha di tagliare fuori dal team ufficiale Valentino, promuovendo il giovane Fabio Quartararo.“Valentino avrebbe potuto mettersi di traverso a Quartararo – dice sempre Uccio – , chiedere il rinnovo del contratto fino al ’22 ma ha preferito prendersi il tempo necessario per una decisione ponderata sul suo futuro”.

Una scelta “comprensibile” quella del Dottore che, d’altra parte “è carico, motivato e non vede l’ora di salire in sella alla nuova M1, nata bene”. Rossi si aspetta risposte importanti dalla pista, poi deciderà se continuare, con in piedi l’ipotesi di un team VR46 in MotoGP. L’idea è sul tavolo “ma è molto distante dal prendere forma” puntualizza Uccio. “Per Valentino – dice Alberto Tebaldi, amministratore delegato della VR46 – il colore della casacca conta fino a un certo punto. Per lui è prioritario capire dove può arrivare”. In ogni caso, il supporto della casa di Iwata “sarà di prim’ordine”.

Tra chi invece sogna di incontrarlo in pista c’è Luca Marini, anche se, per adesso, quella di dividere uno stesso box resta ancora una suggestione. “Sì, è fantascienza – ha ammesso il fratello di Rossi a Gazzetta dello Sport – . Prima devo arrivare in MotoGP, poi Vale dovrà avere voglia di continuare”. Marini è stato “sorpreso fino a un certo punto". Non pensavo che Vinales chiudesse così presto, [….]. Valentino ha chiesto tempo per valutare il suo rendimento; la Yamaha ha detto “no” perché non voleva perdere Quartararo ed ecco questa intesa. Alla fine è la soluzione migliore pure per Valentino che ha avuto il tempo che chiedeva per decidere. Il problema è che serve una finestra di mercato come nel calcio, così si limiterebbero gli equivoci". 

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