Valentino Rossi non ha dubbi sui risultati di Bezzecchi e Marini in MotoGP: “Le Ducati fanno paura”
Il Mondiale 2023 della MotoGP si è aperto come meglio non poteva per il Team VR46 che dopo tre gare è in testa alla classifica piloti con Marco Bezzecchi e a quella riservata alle squadre grazie anche agli ottimi risultati ottenuti da Luca Marini (reduce dal secondo posto ad Austin). La compagine di Valentino Rossi, che con il Bez in Argentina ha centrato il suo primo successo in top-class, è senza ombra di dubbio la grande sorpresa di questo avvio di stagione della classe regina del Motomondiale e ora, seppur è ancora presto, sogna di poter lottare per il campionato.
Approfittando delle due cadute consecutive di Pecco Bagnaia e delle assenze per infortunio di Enea Bastianini e Marc Marquez in queste prime tre gare dell'anno i piloti made in Tavullia (sia il riminese che il fratello del ‘Dottore' sono cresciuti motociclisticamente nell'Academy VR46) difatti si sono presi la scena andando oltre le aspettative.
Un inizio che ha sorpreso anche il ‘patron' del team Valentino Rossi che dopo la vittoria di Marco Bezzecchi a Termas de Rio Hondo non ha nascosto il proprio stupore: "È stata una grandissima emozione, ma anche un'enorme soddisfazione, perché siamo riusciti a vincere una gara in MotoGp con il nostro team. Marco (Bezzecchi, ndr) già l'anno scorso aveva mostrato di essere molto veloce, seppur con una moto un po' più vecchia. Mi aspettavo ripartisse veloce, ma non così veloce – ha difatti confessato il nove volte campione del mondo in un'intervista rilasciata a Sport Week –.
La sua qualità migliore? Non molla mai, è un guerriero che dà sempre il 100%, ha una gran fame e una gran voglia di allenarsi, imparare ed essere sempre più forte. Credo che sia presto per dire se potrà lottare per il mondiale, ma visto come lavora la squadra, come va la moto e come va Bez, penso che possa lottare per il Mondiale" ha poi aggiunto il 44enne che nel prossimo fine settimana a Monza inizierà ufficialmente la sua seconda stagione da pilota di auto nel GT World Challenge Europe.
Seppur sorpreso dal livello raggiunto dopo un solo anno da team indipendente in MotoGP, Valentino Rossi ha spiegato quale sia il segreto dietro l'exploit del Team VR46: "Abbiamo fatto un team con le nostre persone. Perché dalla parte di Luca (Marini, ndr) c'è David Muñoz, che è stato il mio ingegnere di pista negli ultimi anni, e Idalio Gavira, che era il mio coach. Mentre con Bez c'è Matteo Flamigni: lo abbiamo fatto passare di grado e da mio elettronico lo abbiamo fatto diventare capotecnico, come lui chiedeva da molto. Avere una squadra così dà proprio gusto perché… siamo noi. Questa è la VR46 – ha difatti detto a riguardo il ‘Dottore' –.
Abbiamo iniziato dalla Moto3, poi la Moto2, ma in MotoGP cambia tutto. È veramente difficile gestire il team. Ci sono tante responsabilità, tante pressioni, tanta gente. Non era così scontato. Stiamo portando nel nostro team tutti i nostri ‘amici' nel paddock, quelli che hanno lavorato con noi in passato, e devo dire che la squadra ha fatto un ulteriore passo in avanti" ha quindi proseguito la leggenda della MotoGP evidentemente orgoglioso del sorprendente rendimento della sua squadra nella classe regina.
In conclusione Valentino Rossi ha però ammesso quanto sia stata fondamentale sugli ottimi risultati ottenuti da Marini e Bezzecchi lo scorso anno e soprattutto in questo avvio di Mondiale 2023 la moto che i due hanno a disposizione, ossia la Ducati: "I nostri buoni risultati sono anche frutto della scelta della moto: le Ducati fanno paura, sono le migliori moto sulla griglia e noi siamo stati bravi a sceglierle. Questo fa la differenza" ha infine chiosato il boss del Team VR46 che non sembra avere dubbi sul fatto che senza Desmosedici i suoi piloti difficilmente avrebbero ottenuto gli straordinari risultati messi in cascina in questa prima parte del campionato della MotoGP 2023.