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Valentino Rossi in pista dopo l’annuncio del ritiro: “Ecco cosa è cambiato nella mia testa”

Dopo il GP di Stiria, prima gara di MotoGP dopo l’annuncio del ritiro a fine stagione, Valentino Rossi ha rivelato quanto questa sua decisione abbia influito nella sua testa al momento del ritorno in pista: “Anche io ero molto curioso di capire cosa accadeva nella mia testa dopo l’annuncio”. Il Dottore svela anche l’obiettivo per l’imminente GP d’Austria: “Entrare in top-10 e fare un po’ più di punti”.
A cura di Michele Mazzeo
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Valentino Rossi è pronto a tornare in pista sul Red Bull Ring per il GP d'Austria, secondo appuntamento consecutivo della MotoGP sul circuito di Spielberg. Pochi giorni dopo il GP di Stiria dunque il Dottore tornerà in sella alla M1 del team Petronas per quella che sarà la sua ultima gara del Motomondiale su questo tracciato. L'obiettivo è quello di fare meglio della 13a posizione ottenuta domenica scorsa in quello che è stato il suo primo Gran Premio dopo l'annuncio del ritiro dalla MotoGP al termine della stagione.

In molti hanno paventato l'ipotesi che proprio questo annuncio potesse aver condizionato la sua gara, ma a smentire seccamente tale ipotesi è stato lo stesso 42enne di Tavullia che nella conferenza stampa pre GP d'Austria ha rivelato: "Anche io ero molto curioso di capire cosa accadeva nella mia testa dopo l’annuncio, ma posso garantire che non è cambiato completamente nulla, non ho sentito alcuna differenza". Nessun cambiamento dunque per  Valentino Rossi che non sembra quindi aver risentito in alcun modo di quella decisione presa non a cuor leggero di lasciare il Motomondiale al termine della stagione.

Un cambio di rotta però vuole averlo già dal GP d'Austria per quel che riguarda i risultati pur conscio che il tracciato del Red Bull Ring non esalta le sue caratteristiche e quelle della sua Yamaha: "Questo circuito non è il massimo per noi, dobbiamo però provare a migliorare, studiare bene i dati. L’obiettivo è entrare in top-10 e fare un po’ più di punti". Prima di terminare il suo intervento il Dottore ha voluto anche spiegare perché considera (come molti altri colleghi) il tracciato di Spielberg troppo pericoloso per la MotoGP: "Questo circuito è pericoloso perché ci sono 4 frenate nelle quali si arriva a più di 300 km/h e poi c’è una curva stretta".

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