video suggerito
video suggerito

Valentino Rossi e i 2 giorni con Hamilton: “Indicava l’orologio: i soliti italiani. Mi rimproverava”

Valentino Rossi si racconta condividendo i suoi ricordi durante la carriera in moto vissuti anche al fianco di piloti di Formula 1 del calibro di Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Sul britannico, oggi in Ferrari, racconta i due giorni trascorsi insieme: “Mi rimproverava”.
A cura di Fabrizio Rinelli
67 CONDIVISIONI
Immagine

Era il 5 agosto del 2021 quando Valentino Rossi annunciò ufficialmente il suo ritiro dalle corse. Del Dottore, nove volte campione del mondo MotoGP, non si possono che ricordare le vittorie, le prodezze in moto e un talento cristallino che per anni ha stupito l'intero universo dei motori rendendo fiera l'Italia intera. Oggi Rossi gravita ancora nei box della sua VR46 crescendo i talenti dell'Academy mentre nel suo ranch di Tavullia si allena per correre la prima gara del campionato GT in Australia. Un modo per sentire ancora quel brivido e l'adrenalina tra curve e sorpassi.

Oggi però Valentino è soprattutto un papà di due splendide bambine, Giuletta e Gabriella, avute con la compagna Francesca Sofia Novello. Ne ha parlato nel corso di un'intervista al Corriere della Sera in cui spiega la sua vita tra le poche ore di sonno – dopo la nascita di Gabriella – gli allenamenti, l'ufficio e anche i ricordi. Come quelli che ha voluto condividere con il pubblico tra aneddoti e curiosità senza mai trascurare quell'ironia che ha sempre fatto parte del suo carattere. Rilevanti in tal senso i racconti su Hamilton e Schumacher relativi al discorso legato alla Ferrari.

Valentino Rossi con Schumacher nel box Ferrari.
Valentino Rossi con Schumacher nel box Ferrari.

Valentino con Hamilton durante i test a Valencia

Era il 2019 quando ci fu uno storico scambio tra Valentino Rossi ed Hamilton a Valencia: Vale al volante della vettura del britannico e Lewis in sella alla sue Yamaha. Il Dottore ricorda quei momenti: "Bello. Cena e confidenze – spiega -. Il giorno dopo, arrivai in ritardo. Mi stavo cambiando, entrò nel motorhome ed era Hamilton vestito da Hamilton. Indicava l’orologio: i soliti italiani, cappuccino, brioche… Mi rimproverava. Sorrideva. Non del tutto però". Era un po' l'attrazione del momento ma quei 2 giorni Rossi non li ha mai dimenticati e ora non si sorprende di vedere Lewis in Ferrari.

"È una cosa bellissima – racconta ancora -. Vederlo lì, con la tuta rossa, emoziona anche me. Voglio proprio capire come se la cava. E come se la cava Leclerc". Ma il tema Ferrari è sempre stato impresso nella sua mente, in tanti un tempo chiesero di promuoverlo alla guida della Rossa. Nel corso dell'intervista, a proposito del team di Maranello ricorda: "A Valencia 2006 i test con la Ferrari F1 al fianco di Schumacher di cui ho un bellissimo ricordo– spiega – Era noto che anni prima avevo scommesso su Jacques Villeneuve, dunque contro di lui".

Hamilton e Valentino Rossi insieme nel box della Yamaha.
Hamilton e Valentino Rossi insieme nel box della Yamaha.

Rossi e il ricordo dell'incontro con Schumacher

Valentino condivide questo splendido ricordo dell'esperienza trascorsa con Schumi in Ferrari che a proposito di Villeneuve non ha mai battuto ciglio: "Quando ci siamo trovati nel box ero un po’ in paranoia – ricorda ancora -. Adesso mi guarda e pensa, eccolo qui il coglione… Invece gentilissimo, mi ha dato un sacco di consigli. Un gran figo". La vita di Valentino Rossi nel mondo dei motori è stata da sempre contrassegnata dalle forti emozioni: vittorie, traguardi, gioie, ma anche momenti poco felici: "Nel 2020 l'incidente che accelerò la mia decisione di smettere".

La moto della Yamaha che supera Valentino Rossi.
La moto della Yamaha che supera Valentino Rossi.

Il ricordo di Austria 2020 e dell'incidente che ha accelerato la sua decisione di smettere

Rossi ricorda quanto accaduto in Austria nel 2020: "La moto di Morbidelli che vola, passa sopra il mio casco come un enorme proiettile impazzito – ricorda -. È stato il momento più pericoloso della mia carriera. Un incidente che ha accelerato la decisone di smettere con le moto perché era fuori dal mio controllo". Impossibile poi non pensare a Marco Simoncelli: "Mi dico: che peccato non stare vicini, vedere cosa avrebbe combinato il Sic da amico e da avversario, generoso come era – conclude -. È un rimpianto che resta".

67 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views