Una falla nelle regole ha deciso il GP dell’Arabia Saudita: Verstappen è stato favorito
L'esaltante duello andato in scena tra Max Verstappen e Charles Leclerc a Jeddah è stato di certo l'evento clou del GP dell'Arabia Saudita. La battaglia tra i due piloti fatta di sorpassi, controsorpassi e mosse e contromosse tattiche questa volta ha visto uscire vincitore l'olandese con il monegasco della Ferrari che, nonostante la delusione per essere stato battuto di appena mezzo secondo, ha reso immediatamente onore al rivale congratulandosi con lui ancor prima di scendere dalla monoposto.
Il prolungato duello ravvicinato tra i due in questa seconda gara del Mondiale di Formula 1 2022 ha però evidenziato anche una falla regolamentare che, con distacchi così ristretti, ha giocato un ruolo importante nel finale di gara e non solo per quel che riguarda la lotta per la vittoria. Stiamo parlando di ciò che è avvenuto prima e dopo il regime di Virtual Safety Car deciso dalla Direzione di Gara per consentire ai commissari di pista di rimuovere le vetture di Daniel Ricciardo e Fernando Alonso fermatesi qualche metro prima dell'ingresso nella corsia dei box.
Fino a quel momento il copione della gara era stato sempre lo stesso con il divario tra il leader Charles Leclerc e il suo diretto inseguitore Max Verstappen che per svariati giri era oscillava tra 1,6 e 2 secondi: ogni volta che l'olandese si avvicinava, il monegasco sfruttava il favorevole primo settore del tracciato per allungare nuovamente. E infatti al momento dell'attivazione della Virtual Safety Car, all'inizio del T3 nel corso del 38° giro, il distacco tra i due era di 1,621 secondi.
La VSC dovrebbe congelare il gap tra i piloti ma ciò non è avvenuto per Sainz e Perez che dopo il periodo di VSC si sono ritrovati con un ritardo aumentato di tre secondi rispetto alla testa della corsa. A far molto discutere però, più che il ritardo accumulato dallo spagnolo e dal messicano dai loro compagni di squadra, è stato il fatto che due curve dopo la ripresa della gara il distacco di Max Verstappen da Leclerc si era praticamente dimezzato permettendogli poi di passare al DRS detention point con un divario inferiore al secondo e acquisendo quindi il diritto di utilizzare l'ala mobile nel successivo rettilineo.
Al centro delle polemiche quindi più che il tempo recuperato dal pilota Red Bull rispetto al driver della Ferrari in regime di Virtual Safety Car (circa due decimi di secondo dato che il gap tra i due al momento del restart era di 1,432 secondi) è stato invece il momento scelto per la ripresa delle ostilità che ha sfavorito il monegasco e favorito l'olandese.
Il momento in cui si è concluso il regime di safety car virtuale infatti è stato perfetto per Verstappen. Quando la VSC termina infatti puoi spingere nuovamente al massimo la tua monoposto ma ovviamente dipende dal punto del tracciato in cui ti trovi. In questo caso a Jeddah quando è stato dato il via libera per la ripresa della gara senza limitazioni Verstappen e Leclerc si trovavano nel primo settore tra le curve tre e quattro con il monegasco che aveva appena cominciato ad approcciare la quarta curva (e quindi non poteva accelerare) mentre l'olandese doveva ancora affrontare un tratto di rettilineo prima di imboccare la curva che quindi ha potuto affrontare a elevata velocità.
Questa differenza ha fatto sì che in uscita di curva il pilota Red Bull aveva già dimezzato il proprio svantaggio, sceso così sotto il secondo. Vantaggio che Leclerc, con il favorevole T1 ormai alle spalle, non è riuscito a riportare sopra al secondo prima del passaggio sulla linea di attivazione del DRS vedendo dunque vanificati tutti gli sforzi fatti fin lì per tenere a distanza di sicurezza il campione del mondo in carica.
Ed è proprio grazie a quel DRS che poi Verstappen è riuscito a mantenersi negli scarichi della F1-75 per i giri successivi fino a quando, dopo diversi tentativi, non è riuscito a piazzare il sorpasso su Leclerc poi rivelatosi decisivo per la vittoria finale. Alla luce di ciò in molti hanno chiesto alla FIA una revisione del funzionamento della Virtual Safety Car che lascia massima discrezione alla Direzione di Gara per scegliere il momento in cui far ripartire la gara e la cosa, come visto a Jeddah, può favorire un pilota e sfavorirne un altro a seconda del punto del tracciato in cui si trova in quel momento.