Tutti i piloti morti in MotoGP: Dupasquier, Simoncelli e le altre vittime del Motomondiale
Jason Dupasquier è morto, aveva solo 19 anni. Il pilota svizzero era stato coinvolto in un tremendo incidente sabato durante le Qualifiche, un incidente che gli è costato la vita. Subito era stato chiaro che le sue condizioni erano delicatissime. La notizia della sua morte è diventata purtroppo una realtà nella tarda mattinata di domenica 30 maggio e Dupasquier si aggiunge, purtroppo, a un lunghissimo elenco di piloti che hanno perso la vita durante corse motociclistiche. L'ultimo prima di Dupasquier era stato lo spagnolo Luis Salom, prima di lui era mancato tragicamente Marco Simoncelli, nel Gp della Malesia del 2011.
Gli incidenti mortali nel Motomondiale
Il Motomondiale è in lutto, ma si può dire tranquillamente che tutto il motorsport oggi piange. Così è ogni volta che perde la vita un pilota e lo è maggiormente quando purtroppo lascia questa terra un ragazzo di soli 19 anni. Fatale a Dupasquier è stato l'incidente di sabato avvenuto nelle prove della gara del Mugello. Lo svizzero si aggiunge alla lista dei piloti morti nel MotoMondiale. Fino a stamattina l'ultimo pilota a perdere la vita in un weekend di gara era stato lo spagnolo Luis Salom, che morì a Barcellona nel 2016. Prima ancora morì in pista il grande ‘Sic', Marco Simoncelli a Sepang, tra qualche mese saranno passati già dieci anni.
Il totale di piloti morti durante un weekend di gara è altissimo, sono 104 coloro che sono venuti a mancare per un incidente in gara o prove del MotoMondiale. Tra questi anche i miti Jarno Saarinen e Renzo Pasolini, che persero la vita negli anni '70. Si ricordano anche in tempi recenti le morti del giapponese Kato, che era campione del mondo in carica, e del giapponese Tomizawa, che morì sul circuito di Misano in una gara di Moto2. La sicurezza ha fatto passi da giganti enormi, come ha detto anche sabato Valentino Rossi, negli ultimi ventisette anni sono cinque i piloti che hanno perso la vita in pista perché ovviamente i pericoli sono sempre tanti e il rischio non si può mai cancellare del tutto.