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Tsunoda racconta in tv l’incidente a Las Vegas, provoca grande imbarazzo: deve scusarsi

Il pilota giapponese della Racing Bulls ha rischiato grosso nel GP quando, all’uscita della pit-lane, ha urtato contro un cartellone dei limiti di velocità. In diretta s’è lasciato andare a un commento poco elegante.
A cura di Maurizio De Santis
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Yuki Tsunoda ha chiuso al 9° posto il Gran Premio di Las Vegas. Il pilota giapponese ha disputato una buona gara, sia mantenendo la posizione al via sia gestendo nel migliore dei modi la sua Racing Bulls portandola a punti senza commettere particolari errori. Uno, però, ha rischiato di essergli fatale per il piccolo incidente che, per sua fortuna e del Team, non ha avuto conseguenze negative: una disattenzione che gli ha provocato grande spavento e una reazione emotiva, ‘di pancia', quale effetto collaterale del pasticcio che stava per combinare. Lo ha perfino ribadito in diretta tv, provocando momenti di grande imbarazzo – sottolineati dall'espressione e dalla risata del giornalista – e poi scusandosi per l'eccessiva franchezza con la quale ha descritto la situazione in cui s'è trovato.

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Il racconto del piccolo incidente: "Me la sono fatta addosso"

Cosa è avvenuto? In occasione della prima sosta c’è stato un attimo di paura: all'uscita della pit-lane, il nipponico è andato a sbattere contro un cartellone indicante i limiti di velocità. Lo ha preso in pieno con la ruota anteriore sinistra e l'ha sbalzato per aria ma la vettura non ha riportato danni, consentendogli di continuare la corsa e tenere botta rispetto agli assalti di Sergio Perez (decimo). "Cosa è successo in quel momento?", gli ha chiesto il conduttore televisivo al termine della tappa in Nevada. La risposta di Tsunoda è stata tanto sincera quanto sconcertante: "Oh… sì.. ho colpito il segnalatore e la macchina è sembrata quasi alzarsi e ho rischiato di finire a muro". Per qualche attimo tace rimuginando poi si lascia sfuggire "me la sono fatta addosso! Scusatemi…", suscitando l'ilarità del conduttore.

Scherzi a parte, superato l'impaccio, il pilota della Racing Bulls ha commentato la prestazione sfoggiata a Las Vegas. Nel complesso è stata positiva: "Non è stata una gara facile – ha aggiunto – ma tutto il team ha fatto progressi durante quest'ultimo week-end. Da un lato sono contento perché ho conquistato punti, dall'altro un po' meno perché ne abbiamo persi nel Mondiale costruttori. Ci sono ancora due Gran Premio da disputare, adesso penso al prossimo appuntamento in Qatar".

All'arrivo a Las Vegas ha rischiato di essere rispedito a casa

Si è conclusa così l'esperienza agrodolce di Tsunoda in Nevada, soprattutto considerando com'era cominciata… col rischio addirittura che lo rispedissero a casa per un problema burocratico all'arrivo nello scalo aeroportuale. Agenti alla dogana lo hanno interrogato a lungo e trattenuto negli uffici per l'immigrazione perché non credevano alla sua identità. Forse, per l'abbigliamento che indossava: "Avevo una tuta pigiama", ha spiegato il giapponese ben tre ore dopo essere riuscito a convincere gli ufficiali di frontiera a lasciarlo andare. "Poco c'è mancato che mi respingessero".

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