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Tra Marquez e la Ducati non è ancora finita dopo il Mugello: “Ci sono cose che non dovrebbe fare”

Davide Tardozzi, team manager della Ducati, ha criticato duramente Marc Marquez dopo gli screzi con Bagnaia al Gp d’Italia del Mugello. Contestato il suo comportamento in pista: “Dovrebbe essere più umile”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Marc Marquez e Pecco Bagnaia si sono beccati pesantemente durante le qualifiche del Gp d'Italia 2023 al Mugello poi vinto dal pilota della Ducati campione del mondo in carica. Il ritorno in pista del Cabroncito si è fatto sentire e già da Le Mans la sua presenza ha fatto la differenza in pista, specie per le sue modalità di guida che non sempre trovano il parere favorevole degli avversari. Nonostante questo, in tanti hanno ormai accettato da anni tutto ciò anche se a volte è impossibile non esplodere la propria rabbia per alcuni comportamenti letteralmente al limite.

Nel corso della Q2, e più precisamente nella seconda ed ultima uscita in pista del campione del mondo, l'episodio tanto discusso. Poco prima il torinese si stava lanciando per un nuovo giro veloce quando si è trovato in prima curva proprio Marc Marquez in uscita dai box. Il campione della Ducati non l'ha presa benissimo lamentandosi apertamente con lo spagnolo. Quest'ultimo poi, una volta in pista, si è accodato alla Ducati, riuscendo a sfruttarne la scia e conquistando così la seconda posizione in qualifica, proprio alle spalle di Bagnaia. La Ducati si è poi lamentata di questo. In un'intervista ad AS, Davide Tardozzi, team manager della Ducati, si è sfogato condannando il suo comportamento.

Il duello in pista tra Marquez e Bagnaia.
Il duello in pista tra Marquez e Bagnaia.

“Marquez non è un nemico della Ducati, è un rivale, che è diverso – ha sottolineato nel corso della chiacchierata col quotidiano spagnolo – Mi turba veder soffrire un campione come lui ma nonostante questo critico alcune sue azioni che un campione del suo calibro non dovrebbe fare". Tardozzi spiega per filo e per segno il suo concetto riguardante proprio l'episodio accaduto al Mugello: "Marc dice che il regolamento gli permette di fare queste cose quando è in difficoltà, azioni che io non vedo bene – aggiunge ancora – Ha ragione, ma credo che un campione come lui dovrebbe essere più umile e vedere qual è il suo reale livello”.

Davide Tardozzi, team manager della Ducati.
Davide Tardozzi, team manager della Ducati.

Chiaro come alla Ducati siano comunque rimasti turbati da tutto ciò e un po' infastiditi dalla "libertà" che troppe volte gli viene concessa: “Non aiuta la Honda con il secondo posto in griglia al Mugello, perché quella non era la posizione della sua moto – sottolinea ancora – Mi fa arrabbiare, perché un campione come Marc va rispettato perché è molto coraggioso e penso sia uno dei cinque migliori di sempre, ma non può infangare la sua immagine con certe azioni".

Poi continua il suo ragionamento: "Ricordo ad esempio quando è entrato in corsia box seguendo Vinales: sono cose che non si fanno e che i campioni non dovrebbero fare”. Un discorso che non fa una piega quello di Tardozzi che poi aggiunge ancora un altro concetto alla sua riflessione sull'otto volte campione del mondo MotoGP: “Cerca di fare più di quello che gli permette la moto – sottolinea provando a capire il perché arrivi al limite delle sue azioni in alcuni casi durante le prove o in gara – Per me non dovrebbe cadere e dovrebbe riportare la moto ai box. Non accetto quello che dice, cioè che ci prova e cade: ma cosa ci guadagna? Parliamo di una persona con un carattere molto forte e arrivare quinto non è in linea con il suo carattere". Tardozzi poi conclude il suo discorso: "Secondo me qualcuno dovrebbe dirgli che è meglio pensarla diversamente ma questa è la mia opinione“.

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