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Toto Wolff cacciato da scuola per la retta non pagata: com’è iniziata la scalata verso il miliardo

Il team principal della Mercedes in Formula 1 Toto Wolff ha da poco raggiunto un patrimonio netto superiore al miliardo di dollari: l’austriaco si è costruito la sua fortuna da solo, dato che la sua infanzia non è stata affatto facile. Un episodio accaduto quando aveva 14 anni lo ha profondamente cambiato facendo sì che iniziasse la sua scalata fino a diventare uno degli uomini di sport più ricchi del mondo.
A cura di Michele Mazzeo
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Il team principal della Mercedes, vincitore di 15 titoli mondiali in Formula 1 tra piloti e Costruttori, Toto Wolff è da poco entrato nella ristretta cerchia dei miliardari. Il 51enne austriaco è difatti inserito dalla prestigiosa rivista economica Forbes tra i personaggi del mondo dello sport che hanno un patrimonio netto di almeno un miliardo di dollari. L'ex pilota ha costruito la sua fortuna proprio grazie al motorsport sfruttando soprattutto la sua abilità imprenditoriale.

Wolff che aveva cominciato a lavorare in banca, aveva infatti fondato due società di venture capital, la Marchfifteen nel 1998 e la Marchsixteen nel 2004, con le quali ha cominciato ad investire riuscendo a racimolare grossi capitali che gli hanno poi permesso di entrare nel Circus nel 2009 come finanziatore della Williams. Nel frattempo però, nel 2002, insieme al due volte campione del mondo F1 Mika Hakkinen aveva avviato un'altra attività legata al mondo delle corse: una joint venture che si occupava di gestire i giovani piloti (uno dei primi è stato l'attuale alfiere dell'Alfa Romeo Valtteri Bottas).

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Queste sue attività e i successi ottenuti poi come team principal gli hanno permesso di scalare le gerarchie all'interno della scuderia della casa di Stoccarda fino a diventarne CEO e azionista di maggioranza al pari dei colossi Ineos e Daimler AG, tutti e tre detengono infatti il 33,33% delle quote. E, come sottolinea anche Forbes, a permettergli di aumentare i suoi guadagni è stato anche il grande successo a livello planetario piovutogli addosso grazie alla sua partecipazione alla serie di Netflix sulla Formula 1 "Drive To Survive".

Questo dunque il percorso che ha portato Toto Wolff a diventare miliardario, ma qual è stato l'inizio della sua scalata verso un patrimonio netto superiore al miliardo di dollari? A rivelarlo è stato lo stesso manager austriaco che in una recente intervista rilasciata al Times ha parlato della sua adolescenza raccontando alcuni episodi che hanno stravolto la sua vita. "Penso che il momento chiave sia stata la tragica morte di mio padre a causa di un tumore al cervello quando avevo 15 anni" ha difatti rivelato l'attuale team principal della Mercedes spiegando uno dei momenti chiave che lo hanno plasmato.

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Il padre difatti è morto dopo una lunga malattia che ha costretto la sua famiglia a vivere in ristrettezze economiche, nonostante la mamma, dottoressa, lavorasse giorno e notte per non far mancare nulla a lui e sua sorella. "È stato malato terminale per dieci anni, quindi praticamente tutta la mia infanzia. E con ciò sono arrivate le difficoltà finanziarie. Questo ha avuto il maggiore impatto su di me come persona" ha infatti proseguito Toto Wolff raccontando la sua difficile infanzia. "La vita di tutti i giorni consisteva in mia madre che lavorava sodo come medico per consentirci di restare a scuola. Potrebbe non essere stata una buona madre, ma ci ha tenuti in vita e ha fatto andare avanti tutto. Ma ovviamente non è stato facile per me e mia sorella" ha quindi aggiunto quello che è il team principal più vincente della Formula 1 moderna.

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C'è però un episodio particolare che ha spronato Toto Wolff a dare una svolta alla sua vita spingendolo a costruirsi quel futuro migliore che lo ha portato ora addirittura ad entrare nella ristretta cerchia dei miliardari dello sport mondiale: "Ricordo che quando avevo 14 anni fummo portati fuori dalla classe perché, nonostante i solleciti, la retta per me e mia sorella di 10 anni non era stata pagata, quindi fummo mandati a casa. La parte più umiliante è stata tornare in classe per prendere i miei libri, con gli idioti in fondo alla classe che mi dicevano fossi fortunato a uscire. Tornando a casa in tram, ho provato a spiegare a mia sorella cosa fosse successo, ma per fortuna non capiva. È stata un'esperienza molto umiliante" ha difatti rivelato l'attuale numero uno della Mercedes in Formula 1. Ed è stato proprio lui ad indicare quello come uno degli episodi chiave nella sua crescita: "Lì ho capito che volevo costruirmi una vita migliore e quindi ho fatto tutto quello che potevo per avere successo" ha infine chiosato Wolff svelando di fatto come ha avuto inizio la sua scalata verso il miliardo.

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