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The Lap of God, il giro da leggenda di Ayrton Senna a Donington: una cosa mai vista in Formula 1

A Donington nel giorno di Pasqua del 1993 si disputò il Gran Premio d’Europa di Formula 1. Sul bagnato Senna vinse con oltre un minuto di vantaggio su Hill. Nel primo giro con una serie di magie in poche curve passò dal 5° al 1° posto. Quel giro è stato ribattezzato, poi, “The Lap of Gods”.
A cura di Alessio Morra
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Definire la gara migliore di un grande pilota è sempre molto complicato. Scegliere è difficile tra tante perle. Tra le tante magie di Ayrton Senna ce n’è una che avrà per sempre un posto speciale nel pantheon della Formula 1. Nel Gran Premio d’Europa di Donington del 1993 il brasiliano ha dato prova del suo essere superiore a tutti sul bagnato, mai più di quel successo si ricorda quel primo giro strabiliante che è stato poi ribattezzato: “The Lap of the Gods’, divenuto poi per brevità ‘The Lap of God', che per assonanza ricorda ‘La Mano di Dio' di Maradona.

È domenica 11 aprile, nel 1993 quel giorno è Pasqua. La Formula 1 vive la terza tappa di un Mondiale che vede favoritissima la Williams, guidata da Prost e Hill e creata da Adrian Newey. Prost conquista la pole, Hill è in prima fila, seguono Schumacher e Senna. Quella gara viene trasmessa in diretta TV da Italia 1. In quella stagione infatti i diritti TV sono divisi equamente tra Rai e Mediaset (che all’epoca si chiamava ancora Fininvest). Al commento ci sono Andrea De Adamich e Guido Schittone, che si trovano a vivere una gara folle, con un numero impressionante di pit-stop, acquazzoni in serie, e un primo giro che rimarrà incastonato per sempre nella storia della Formula 1.

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E pensare che Senna non scatta bene. Perché Karl Wendlinger, pilota austriaco della Sauber, lo supera al via, e passa pure Schumacher. Prost e Hill si mettono davanti e così evitano i rischi prodotti dalla pioggia. Ayrton cambia marcia, va una velocità superiore di tutti gli altri, resta stretto e supera Schumacher. Primo sorpasso: quarto posto. Poi Senna cerca una manovra impossibile. Con grande velocità, va fuori traiettoria e prende di sorpresa Wendlinger. Frenata ritardata e terzo posto.

Ma il meglio deve ancora venire. Un’altra curva e un altro sorpasso. Questo forse è ancora più bello. Senna in frenata passa Damon Hill, che se lo vede arrivare di fianco e deve cedere il passo. Secondo. Manovra esaltata anche dai telecronisti.

Michael Andretti, l’altro pilota McLaren, elimina Wendlinger. Entrambi chiudono la gara. Per l’austriaco grandi rimpianti, mentre Barrichello, che guidava per la Jordan, supera Schumacher su Benetton (ma abbinando i loro nomi sono comunque sempre dolci memorie per i tifosi della Ferrari).

Senna aggancia Prost e ancora in frenata, nel punto più veloce del tracciato, infila il francese. Primo. Quattro sorpassi in un minuto, sul bagnato. Incredibile e pure pazzesco. Ayrton si invola, perché immediatamente scappa e la sua gara sarà un assolo. Letteralmente di un altro pianeta.

La gara è stata folle. Il primo giro dura praticamente tre minuti. L’asfalto è bagnatissimo. Si alternano fasi di pioggia estrema, che costringe i piloti a effettuare un numero enorme di soste, Prost effettua 7 pit-stop! Senna fa gara a sé. Damon Hill è secondo con un minuto e 23 secondi di ritardo. Prost riesce a salire sul podio, è terzo ed è doppiato. Podio conquistato grazie al ritiro di Barrichello, autore di una gara meravigliosa ma tradito dal motore.

Le Ferrari di Alesi e Berger si ritirano per un problema alla sospensione. Patrese è quinto a due giri! I piloti classificati sono undici (su venticinque). Zanardi arriva ottavo, ma con quattro giri di ritardo. Mai come in quella gara di Donington la classifica rende l’impresa. Il divario tra Senna e gli altri è stato infinito. Ma oltre alla vittoria ala storia è passato soprattutto quel giro, che poi è diventato ‘The Lap of Gods’.

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