Terrificante trappola tesa al campione di motocross, lo squarcio in volto fa paura: “Ho avuto fortuna”
Tanto dolore e tanta paura per il noto campione polacco di motociclismo off-road Taddy Blazusiak che durante una sessione di allenamento in un bosco della Polonia è caduto vittima di una terribile e diabolica trappola che poteva anche ucciderlo. Già, perché il 41enne, vincitore di numerosi titoli professionistici nel trial , nell'enduro e nell'endurocross, passando tra due alberi a bordo della sua moto ha rischiato di vedersi tranciata di netto la testa nel momento in cui è andato a finire contro un sottile e invisibile cavo d'acciaio legato tra i due tronchi venendo sbalzato violentemente di sella facendo temere a tutti il peggio.
Uno scellerato atto criminale che solo per mera fortuna (sembra un paradosso ma non lo è) non ha provocato una tragedia. Le conseguenze sono state comunque gravi per Taddy Blazusiak come mostrano le foto pubblicate sul suo profilo Instagram che immortalano il suo volto squarciato e sanguinante prima dell'operazione a cui si è dovuto sottoporre: uno squarcio, vasto e profondo, tra la bocca e la guancia sinistra. Evidente dunque che se quel cavo lo avesse colpito qualche centimetro più in basso staremmo parlando di un altro pilota assassinato da una folle trappola come accaduto in Italia all'amatore Marco Badiali (ingegnere modenese di 48 anni) e nel 2012 al giovanissimo Manuel Colantuono (19enne di Isernia).
E lo sa benissimo il 41enne polacco che nel post in cui denuncia l'accaduto ha svelato anche il pensiero che lo tormenta da quando ha visto la sua vita messa a serissimo rischio: "Voglio far sapere all'intera comunità off-road che ci sono persone là fuori che sono così instabili da ferire intenzionalmente gli altri solo perché odiano le moto. Lunedì 11 novembre, percorrendo un sentiero, ho preso un cavo teso che qualcuno aveva intenzionalmente piazzato lì. Per fortuna l’ho centrato mentre uscivo da una curva e quindi mi ha colpito alla spalla destra e tra la mentoniera e gli occhiali – ha difatti raccontato Taddy Blazusiak –.
Se quel filo fosse scivolato dalla mentoniera al collo, molto probabilmente ora non scriverei questo post. Ora sto bene: sono stato ricucito con un intervento di chirurgia plastica e spero di non avere più problemi con i muscoli del viso e la cicatrice che mi è rimasta. Non riesco proprio a smettere di pensare: ‘Se l'avessi preso dritto sul collo…'. E non riesco a capire come qualcuno possa pensare di fare un qualcosa del genere ad un'altra persona" si legge infatti nella chiosa del campione polacco ancora evidentemente sconvolto per la diabolica trappola criminale di cui è finito vittima e sulla quale stanno indagando le autorità del suo Paese.